In cassa alle Regioni «mancano300 milioni e così a dicembre non c’è trasporto pubblico, tutti i mezzi saranno nei depositi, non si pagano più gli autisti, la benzina, la manutenzione perché non ci sono i soldi». È l’allarme lanciato da Davide Caparini, coordinatore degli assessori al Bilancio delle Regioni in audizione sul Def. Nella clausola della spesa congelata per 2 miliardi, ricorda, ci sono anche «300 milioni del Fondo nazionale trasporti». Si tratta quindi - secondo le Regioni - di «un effettivo taglio al trasferimento regionale». ieri sono stati ascoltati anche i sindacati le associazioni imprenditoriali e Svimez. Confindustria ha riconosciuto che i due decreti legge che accompagnano il Def rappresentano una«positiva inversione di tendenza». L’associazione degli industria li propone di procedere con un intervento «a costo zero», rivedendo la distribuzione dei carichi tra tasse dirette e indirette. Le critiche di Cgil, Cisl e Uil si sono concentrate sulla flat tax, giudicata «iniqua». I sindacati temono anche l’aumento delle aliquote Iva ma anche possibili tagli di spesa.