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Data: 16/04/2019
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Consiglio regionale: in aula taglio dei vitalizi, e abolizione di quelli doppi. Torna in aula norma approvata nella passata legislatura ma stoppata da parere contrario collegio garanzie; andra' poi approvata norma imposta alle regioni dal governo, che entrera' in vigore nel 2020

L'AQUILA - Il Consiglio regionale abruzzese ci riprova, e questa volta sarà, salvo sorprese, la volta buona: approda oggi in aula la legge regionale, rimasta al palo, che abolisce il doppio vitalizio, e riduce l'importo dell'assegno, dal 9 al 25 per cento, a partire dagli assegni superiori a 1.500 euro mensili, per finire a quelli di oltre 6.000 euro.

Questo in attesa di una seconda ulteriore legge, che dovrà recepire le linee guida del governo, pena il taglio dei trasferimenti, e che ricalcolerà gli importi dal metodo retributivo a quello contributivo, riducendoli, ma facendo salvi in questo caso i doppi vitalizi.

La legge "nazionale" entrerà in vigore comunque nel 2020. E fino ad allora varrà in Abruzzo quella che sarà eventualmente approvata oggi, con risparmi calcolati in un milione di euro.

Non poco, rispetto ad un costo complessivo calcolato per il 2019 in quasi 5 milioni di euro, che servono a pagare i vitalizi di 153 ex consiglieri regionali, comprese le reversibilità, 13 dei quali percepiscono anche quello da ex parlamentare.

L'iscrizione all'ordine del giorno del progetto di legge è stata proposto dal presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, di Forza Italia, e approvato all'unanimità.

La legge "taglia vitalizi" porta la firma di Sara Marcozzi del Movimento 5 stelle e dell'ex presidente del consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio, Partito democratico, già approvata all'unanimità a novembre 2018, dopo anni di melina e rinvii.

Legge non promulgata, perché approvata da un consiglio regionale, che dopo le dimissioni del presidente Luciano D'Alfonso andato a fare il senatore Pd, aveva poteri limitatissimi, e aveva facoltà di occuparsi sono di provvedimenti connotati da "urgenza e necessità".

Questo almeno ha stabilito il Collegio delle garanzie statutarie, a cui si erano appellati alcuni dei beneficiari.
Ora però il consiglio dopo le elezioni del 10 febbraio è tornato nella pienezza dei suoi poteri, e potrà riapprovare tal quale il provvedimento.

All'ordine del giorno della seduta ci sono anche le interrogazioni e interpellanze sullo stato dei conti della sanità abruzzese e sull'ipotesi di passaggio dei porti di Ortona e Pescara all'Autorità portuale del Mar Tirreno centrosettentrionale. l'assemblea si occuperà della proposta d’istituzione di una Commissione speciale per l'attuazione e le modifiche dello Statuto relativamente alle modifiche alla legge elettorale e per lo studio del regionalismo differenziato.

La legge regionale "taglia vitalizi", sarà però a suo modo "provvisoria".

Entro metà luglio, ovvero tre mesi dall'insediamento del nuovo consiglio regionale, avvenuto il 12 marzo, dovrà essere approvato infatti anche una seconda legge sulla medesima materia, come stabilito nella finanziaria 2019, la prima della maggioranza giallo-verde di Movimento 5 stelle e Lega. Dovrà ricalcare lo schema di provvedimento votato dalla Conferenza Stato-Regioni, a fine marzo.

Se norma non sarà approvata, il governo punirà la Regione omissiva non erogando una quota pari al 20 per cento dei trasferimenti erariali, tranne quelli a loro destinati al finanziamento del Servizio sanitario nazionale, delle politiche sociali e per le non autosufficienze e del trasporto pubblico locale. Nel corso del 2018 hanno già subito la riduzione dell'assegno gli ex senatori e ex deputati, anche qui non senza resistenze e ricorsi amministrativi.

La norma nazionale prevede un taglio tutto sommato modesto, dal 9 al 18 per cento dell'importo, per vitalizi mensili degli ex consiglieri regionali fino ai 6 mila euro, in nessun caso sotto la soglia di 1.096 euro.

Sarà fatto salvo il cumulo con il vitalizio da ex parlamentare. L'intesa stabilisce infatti che "le Regioni si impegnano ad abrogare, laddove esistenti, il divieto di cumulo con altri trattamenti da mandato elettivo e ulteriori riduzioni in quanto entrambi i vitalizi, quelli regionali e quelli del Parlamento, sono ricalcolati con il metodo contributivo e sono la diretta espressione dei versamenti effettuati senza applicazione delle clausole di salvaguardia".

Tradotto: i vitalizi degli ex parlamentari sono stati già tagliati, ora saranno tagliati anche quelli regionali, entrambi rispondono al criterio contributivo, quello che da sempre vale per i comuni mortali, dunque i doppi vitalizi possono essere mantenuti.

Tutto da vedere, quando entrerà in vigore la norma imposta dal governo, in Abruzzo se saranno reintrodotti i doppi vitalizi.

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