Il consiglio regionale discute oggi sull'ipotesi di passaggio dei porti di Pescara e Ortona sotto l'Authority di Civitavecchia, partendo dall'interpellanza del consigliere Pd Silvio Paolucci: «Chiedo di sapere cosa intenda fare la Regione, senza essere pro o contro una soluzione o l'altra - spiega Paolucci -. Sappiamo che l'Abruzzo è in grado di stringere i tempi per avviare la Zes, per le quali ci sono 260 milioni sul credito d'imposta oltre a future risorse sul decreto sviluppo, mentre sulla trasversalità con Civitavecchia i tempi non sono certi, visto che impegnano anche l'Europa». Il rischio di rimetterci sui due fronti è il timore di Paolucci, secondo cui «si può andare sotto Civitavecchia o anche solo sottoscrivere un accordo per la trasversalità» in modo da salvare i vantaggi su tutti i fronti. L'interrogativo mira a verificare la disponibilità di Ancona nel favorire lo sviluppo della trasversalità tra porti abruzzesi e Civitavecchia, considerato che l'Authority marchigiana persegue obiettivi analoghi, visto che da qui a un anno avrà il collegamento viario con il porto laziale (e con Livorno). «Riteniamo che la Zes si possa fare anche con Civitavecchia e comunque non faremo alcun atto senza prima avere la certezza di dare vantaggi all'Abruzzo» ha dichiarato Lorenzo Sospiri, presidente del consiglio regionale, non entusiasta della sudditanza rispetto ad Ancona. Nel dibattito politico si inserisce Confindustria Chieti Pescara che chiede «subito l'annessione a Civitavecchia: la Zes è pienamente compatibile con il passaggio di competenza e resta una priorità. Il governatore Marsilio firmi per il bene della nostra Regione».