Massu’ un po’ di elasticità: si è dissolto come neve al sole il veto della Lega a Carlo Masci, e così durante lo scorso week-end il no ai transfughi della giunta Alessandrini intimato per iscritto da Gianfranco Giuliante al candidato sindaco di Forza Italia, è diventato a poco a poco un ni e poi un vero e proprio sì. Con poche, pochissime eccezioni. E’ stato un dietrofront bello e buono quello ordinato da Giuseppe Bellachioma al commissario della Lega a Pescara: ma quali veti, la parola d’ordine è vincere, a qualsiasi costo.
E così ieri Masci ha potuto diffondere il suo manifesto con le sette liste piene zeppe di alessandriniani pentiti. Con lui ci sarà quindi l’Udc, ci sarà Padovano, ci sarà anche Adamo Scurti, consigliere comunale di maggioranza ora candidato con Pescara futura, insomma una vera e propria arca di Noè. Poi magari per non perdere proprio la faccia, il veto lo manterranno in piedi per qualche nome meno eccellente o impelagato in faccende giudiziarie, tipo Pignoli, che si candiderà ma al quale impediranno l’ingresso in giunta. Ma oltre non andranno. E d’altronde che il motto sia vincere, vincere, vincere, lo dimostra il fatto che anche Lorenzo Sospiri, il mister preferenze di Forza Italia, stia meditando di candidarsi con la sua lista PescaraPrima.
E così il centrodestra anche a Montesilvano e a Città Sant’Angelo ha imbarcato di tutto di più: ex grillini, ex centrosinistra, candidati che fino a pochi mesi fa dichiaravano apertamente l’ostilità a Matteo Salvini, e quindi mettere il veto a Pescara per poi rimangiarselo a stretto raggio è praticamente inutile, tanto vale fare l’arca di Noè in tutta la provincia.
A Città Sant’Angelo il centrodestra non va proprio d’amore e d’accordo: qui hanno candidato a sindaco Matteo Perazzetti, un esponente di Fratelli d’Italia, partito che alle ultime regionali ha preso in tutto 257 voti (per esempio Azione politica ne ha presi 750), quindi il fronte non sarà proprio compatto. Il partito di Zelli qui corre con un suo candidato, il comandante dei carabinieri Arturo D’Addona. Lo stesso farà a Pescara, dove correrà con Berardino Fiorilli (anche se Carlo Masci sta trattando per convincere Zelli a desistere) e lo stesso succederà con molta probabilità anche a Montesilvano. Ma è nel centro angolano che ne stanno capitando di tutti i colori: nella lista del candidato sindaco Perazzetti il centrodestra ha candidato Paolo Giovannoli, ex vice sindaco di Gabriele Florindi in quota centrosinistra; Lucio D’Anteo dei comunisti italiani addirittura, candidato alle regionali contro il centrodestra, presidente della Linda (società in house dei rifiuti) ai tempi di Gianni Chiodi; Marcello Di Gregorio, area Pd prima poi sinistra, negli ultimi tempi grillino, anche lui ex presidente della Linda; Lucia Travaglini, che soltanto due anni fa pubblicava post contro Salvini. Sotto potete vedere una carrellata di ciò che scrivevano fino a poco tempo fa.
Insomma, una bella imbarcata di gente, salita sul carro del vincitore, che da Pescara a Città Sant’Angelo si fa un baffo della coerenza. L’obiettivo è vincere, a qualsiasi costo. E non fa niente se candidata nelle liste c’è gente che fino a un momento fa votava i provvedimenti di Marco Alessandrini a Pescara o di Gabriele Florindi a Città S.Angelo: l’importante è vincere, ancora più importanti sono le poltrone.
ps: anche nel Pd uno che è stato candidato alle Regionali due mesi fa adesso abbandona la baracca e sale sul carro di Emma Bonino: l’ex consigliere regionale Luciano Monticelli, fedelissimo di Luciano D’Alfonso, sarà candidato con Più Europa alle prossime elezioni europee. E chi ci capisce è bravo.