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Data: 16/04/2019
Testata giornalistica: Il Centro
Porto, no all'asse tirrenico «Noi stiamo con Ancona». Il sindaco chiude ogni ipotesi di alleanza con lo scalo di Civitavecchia. Castiglione: «Il Comune non ha voce in capitolo e il governo si è già espresso»

ORTONA «Noi stiamo con Ancona, lo dico a tutta la città». Le parole del sindaco di Ortona Leo Castiglione fanno cadere, almeno per il momento, ogni ipotesi di un'alleanza tra lo scalo marittimo locale e quello di Civitavecchia di cui da anni si parla e che negli ultimi tempi è tornata nuovamente alla ribalta. È un'eventualità che il primo cittadino esclude non ritenendo esserci le condizioni per un progetto simile, perché «è il governo deputato a fare queste scelte e si è pronunciato» afferma Castiglione, ricordando che il porto di Ortona è stato inserito nell'Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico centrale, ossia quella che più genericamente viene identificata con Ancona. «In merito non abbiamo voce in capitolo, oggi si ragiona in termini di sistema» continua il sindaco, spiegando che semmai per Ortona dovessero essere sviluppate nuove direttrici non sarà l'amministrazione comunale a deciderlo. «Noi stiamo con Ancona», ribadisce Castiglione, «ciò non è dipeso da noi e non abbiamo nessun potere per dire che usciamo da quella autorità portuale». Parole che chiariscono qual è la condizione attuale dello scalo, in considerazione dei frequenti accostamenti che si fanno con il porto di Civitavecchia. D'altronde sono stati proprio due ortonesi, Antonio Nervegna ed Euclide Di Pretoro, esperti di portualità e logistica, ad aver sviluppato diversi studi in questi anni relativi alla trasversalità Tirreno-Adriatico e ai vantaggi che lo scalo di Ortona potrebbe trarne. Il sindaco tuttavia analizza i dati di fatto che raccontano di un porto attualmente parte integrante del sistema di Ancona: «Noi guardiamo in faccia alla realtà, non possiamo disperdere progetti, iniziative e soprattutto fondi per questa città», afferma Castiglione, che nella ripartizione delle deleghe tra i membri della sua giunta ha tenuto per sé quella del porto, proprio per seguirne in prima persona le tematiche. «Non possiamo perdere finanziamenti che Ancona ha già previsto per interventi vari sul porto di Ortona», aggiunge. Avverte anche sui pericoli, di cui si è già parlato, in merito a un eventuale passaggio sotto Civitavecchia: «C'è il rischio di uscire dalla Zes perché lo scalo laziale potrebbe non avere i requisiti giusti. Oggi parlare ancora di Civitavecchia è pericoloso, quando si fanno delle dichiarazioni bisogna stare attenti e pensare a quello che possono causare. Stiamo con Ancona», infine conclude, «se poi il governo dovesse decidere diversamente ci adegueremo».

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