ROMA Il dossier Alitalia finisce sul tavolo di Palazzo Chigi. A confermare un'ipotesi che circolava da tempo è lo stesso premier Giuseppe Conte, in una giornata che vede anche la compagnia aerea finire nel quotidiano botta e risposta di stampo elettorale tra i due vicepremier, Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Fs, intanto, prosegue nel lavoro di messa a punto della proposta, in attesa di capire se Atlantia avrà un ruolo, malgrado le smentite. «Su Alitalia - ha ribadito Conte - a breve vogliamo chiudere il dossier», che è «molto complesso. Faremo un tavolo a Palazzo Chigi». La partita, dunque, sale di categoria, con una riunione che varie fonti danno in programma nei prossimi giorni (se non nelle prossime ore) e sicuramente prima di Pasqua, anche se Di Maio ha affermato di non avere «notizia di vertici a breve». Tuttavia, ha aggiunto da Abu Dhabi, «è chiaro che ci sarà bisogno di decisioni politiche che incidono sulle scelte che dobbiamo fare». Un momento che è sostanzialmente arrivato. Il tempo, infatti, stringe: entro il 30 aprile, come ha ricordato alla commissione Trasporti della Camera il sottosegretario al Mise Michele Geraci, dovranno essere presentati consorzio e offerta vincolante, mentre per la documentazione (in pratica i dettagli), i commissari potrebbero «concedere ulteriore tempo». Una casella ancora da riempire non è però un dettaglio: si tratta infatti dell'individuazione del partner italiano, che molti rumors indicano in Atlantia. Su questa soluzione pesano però non solo le smentite del gruppo dei Benetton (Mediobanca Securities, la divisione degli analisti sugli investimenti azionari, considera tra l'altro un investimento del genere «ad alto rischio considerata la forte influenza della politica sul management della società»), ma anche la resistenza del M5s, finito in rotta di collisione con la holding a causa del crollo del ponte Morandi. L'intervento di Conte, allora, potrebbe servire a sbloccare questa resistenza. Lo stesso Geraci, ha tra l'altro affermato Raffaella Paita del Pd, in Commissione Trasporti su Atlantia ha «fatto scena muta», inducendo l'opposizione a considerarlo un «silenzio-assenso». Insomma, ha avvertito Di Maio, «sono giorni importanti» e occorre «evitare di intervenire continuamente su un dossier che sanno benissimo stiamo seguendo con attenzione». La stoccata è per Salvini, che aveva sottolineato in precedenza: «Aspetto i fatti, ma Di Maio sta facendo bene, gli faccio i complimenti». «Mi fa piacere - ha poi tagliato corto Di Maio - che tutti vogliano vedere i fatti, peccato che quelli che vogliono vederli parlano soltanto». La compagnia, intanto, ha diffuso i conti del primo trimestre, annunciando una crescita dei ricavi da passeggeri dell'1,4%: un risultato «particolarmente significativo» visto che si confronta con il +6,4% dei primi tre mesi 2018 che comprendeva anche le festività pasquali.