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Pescara, 27/11/2024
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19/04/2019
Il Centro
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Reddito, delusione e rabbia su Facebook. La pagina dell'Inps bombardata dai messaggi, come quello di chi sperava nei 780 euro e ne avrà 40 |
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PESCARA C'è chi aspettava 780 euro, e scopre invece che ne avrà 40, come quella mamma single, disoccupata, che sulla pagina facebook "Inps per la famiglia" esprime tutto il proprio sdegno. Oppure, la signora che candidamente confessa che suo figlio lavora in nero, ma chiede comunque come fare per avere il reddito di cittadinanza. E, nel mezzo, c'è il social media manager della pagina che a un certo punto non ce la fa più, e a una donna che gli chiede come fare per ottenere l'identità Spid risponde: «Basta richiederlo a Poste o a Inps. Oppure è troppo impegnata a a farsi i selfie con le orecchie da coniglio»? Sono state due giornate campali quelle di ieri e l'altro ieri sulla pagina Facebook dell'Inps. E man mano che le domande si facevano più sciocche, le risposte diventavano più piccate. Come quella alla mamma che rivela il reale intendimento del figlio, alla quale il social media manager ricorda che chi viene scoperto a lavorare in nero beneficiando del reddito rischia fino a sei anni di prigione. E che in qualità di funzionario pubblico dovrà fare una segnalazione. Qualcuno si offende, e l'Inps alla fine è costretto a pubblicare un avviso per scusarsi di alcune risposte ritenute inappropriate da una parte del popolo della rete. Ma quando si sparge la voce che il social media manager rischia il licenziamento, una nuova ondata di commenti invade la pagina: «È un eroe», scrivono, oppure, «questa pagina è più avvincente del Codice da Vinci», oppure ancora, «sto disdicendo Netflix perché tutto questo è splendido». Le scuse, tuttavia, non placano le polemiche. Il Movimento 5 Stelle attacca chi gestiva la pagina in quel momento: «Chi ha usato quella pagina come se fosse il proprio profilo ne risponderà nelle sedi opportune per aver arrecato un danno all'immagine dell'Istituto», dice Mattia Fantinati, sottosegretario alla Pubblica amministrazione del M5S. «Il fatto di rappresentare l'Inps in un contesto come Facebook, non permette in alcun modo di comportarsi come se si trattasse di un gioco tra amici e non consente di lasciar trapelare pareri personali su azioni del governo attuale o di quelli passati», ha aggiunto l'esponente di governo.A riportare la discussione, dritta, al cuore del problema è la giovane deputata del Pd, Chiara Gribaudo, che superato il polverone folkloristico afferma: «Tra le promesse e la realtà del reddito di cittadinanza, c'è la disperazione della gente. Sulla pagina di Inps per la Famiglia è andato in scena uno spettacolo truce. Centinaia, migliaia di persone hanno saputo che riceveranno pochi euro al mese come reddito di cittadinanza: chi addirittura 40 o 80 euro, chi poche centinaia a fronte di affitto e figli e carico, chi ha visto respingere la domanda nonostante abbia l'Isee nei parametri stabiliti, e tutti si sono riversati sui social per chiedere spiegazioni. Al netto della facile ironia che si è scatenata per il sangue freddo del personale Inps, costretto a rispondere alle domande più assurde, abbiamo di fronte la disperazione delle persone a cui è stato fatto credere che potesse scendere la manna dal cielo, di chi aveva una speranza in questo strumento, e oggi invece si ritrova nella delusione più nera. Promettere l'impossibile, e poi realizzare un mostro incomprensibile di burocrazia e cavilli sta avendo il solo effetto di aumentare l'odio sociale, allargare la distanza fra cittadini e istituzioni, far perdere ancora di più la fiducia nel futuro a chi si trova in situazioni di difficoltà. Altro che flat tax e aumento dell'Iva. Se c'è qualcosa che dovete scrivere in questo Def, sono le scuse ai cittadini per queste misure fatte così male. Fate un passo indietro e riscrivetele ascoltando davvero le opposizioni e le parti sociali». Anche Giuliano Pisapia, ex sindaco di Milano ora in corsa per un seggio all'Europarlamento tra le fila dei Dem, polemizza con il governo. «Con la rivolta social contro l'Inps si dimostra come le fake news abbiano veramente le gambe corte . I richiedenti il reddito di cittadinanza oggi amaramente scoprono come gli importi di cui beneficeranno risulteranno inferiori a quelli erogati con il Reddito di Inclusione istituito nella scorsa Legislatura. L'ennesima figura per un Esecutivo che illude gli italiani». E Francesco Lollobrigida (Fratelli d'Italia), annuncia invece un'interrogazione parlamentare. (a.bag.)
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