ROMA Su trentaquattromila card per il reddito di cittadinanza è stato depositato un obolo, tra 40 e 50 euro. Più di un beneficiario su due prenderà meno di 500 euro mensili. Appena il 16 per cento delle famiglie che accederanno al sostegno vedrà assegnarsi più di 750 euro. Non accennano a placarsi le lamentele per gli importi che sono stati accreditati sulle tessere magnetiche in fase di distribuzione negli uffici postali e che da molti sono stati giudicati troppo bassi. In totale sono poco più di 480 mila le card già bollinate dall'Inps pronte per entrare in funzione, ma si prevede che arriveranno a 600 mila una volta che saranno conclusi i controlli sulle domande trasmesse a marzo (sulle 800 mila istanze pervenute ne rimangono da verificare circa 100 mila ).
IL TASSO DI RIFIUTO
Il tasso di rifiuto al momento è di poco superiore al 25%. Il 17% delle card che verranno rilasciate in questi giorni avrà un plafond di spesa che oscilla tra 40 e 150 euro. Sulle seicentomila prepagate previste attualmente in uscita, si stima che duecentomila disporranno di meno di 400 euro. Il vecchio reddito di inclusione prevedeva un beneficio massimo mensile di 539 euro. La dotazione media delle card per il sussidio dei grillini ammonta invece a 520 euro. Le cifre sono dunque molto distanti dai famosi 780 euro sbandierati dai Cinquestelle in campagna elettorale ed è per questo che molti cittadini delusi stanno riversando sul web il loro scontento. La social media manager dell'Inps che su Facebook aveva risposto in maniera poco istituzionale agli utenti che chiedevano chiarimenti sul sostegno dei Cinquestelle, costringendo in seguito l'istituto di previdenza a pubblicare un post di scuse sul social, intanto è finita in ospedale per stress. Il presidente Pasquale Tridico ha preso le sue difese «Non ha retto alla pressione, l'ho chiamata personalmente, ha tutta la mia comprensione e solidarietà». L'Inps tuttavia giovedì aveva condannato i «toni utilizzati per la gestione della pagina Facebook». Per il presidente dell'Inps Pasquale Tridico, ispiratore del reddito di cittadinanza, la misura chiave dei Cinquestelle ha avuto successo: «In un mese sono state inoltrate oltre 800 mila domande per accedere al beneficio, per il reddito di inclusione erano state 80 mila». Ma poi ha ammesso che il 7% delle 488 mila card già bollinate dall'istituto di previdenza ha un plafond di spesa inferiore a 50 euro: fanno oltre trentamila tessere complessive.
L'ANDAMENTO
Su 137.983 prepagate l'importo riconosciuto oscilla tra 300 e 500 euro. Su altre 97 mila carte elettroniche (il 21 per cento di quelle già pronte) sono stati depositati tra i 500 e i 750 euro.La maggior parte delle tessere gialle, il 71 per cento, disporrà di 400 euro. Al momento invece sono giusto centomila le tessere in cui è stata accreditata una cifra compresa tra 750 e 1.380 euro, ovvero il 21%, una minoranza. Le card possono essere usate per acquistare beni alimentari e farmaci, saldare le bollette della luce e del gas, effettuare prelievi (compresi tra 100 e 210 euro a seconda del nucleo) e pagare l'affitto o la rata del mutuo della casa di abitazione. I bassi importi accreditati finora lasciano però presagire un impatto della misura sui consumi ancora più modesto del previsto. In pochi, pochissimi, toccheranno con mano i 780 euro a lungo promessi dai Cinquestelle. La misura chiave del M5S rischia perciò di trasformarsi in un boomerang elettorale. Il clamore suscitato dagli accrediti ritenuti troppo esigui da una parte dei beneficiari del sussidio pentastellato rischia inoltre di frenare la corsa al reddito di cittadinanza: chi ancora non ha richiesto il sussidio di matrice grillina a questo punto potrebbe rinunciare a farsi avanti. Il Movimento 5 Stelle puntava a coinvolgere con la sua misura anti-povertà almeno 1,2 milioni di famiglie prima del voto di maggio, ma per adesso deve accontentarsi di aver raggiunto seicentomila nuclei.