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Data: 21/04/2019
Testata giornalistica: Il Centro
Sblocca cantieri, 10 milioni per il sisma. Sì al contributo straordinario per L'Aquila (che portò Biondi alle dimissioni) e alla proroga dei contratti per 41 tecnici

L'AQUILA Un contributo straordinario di dieci milioni di euro per il Comune dell'Aquila, e altri 500mila euro all'Ufficio speciale per la ricostruzione per i comuni del cratere e fuori cratere. Soldi, questi ultimi, che tra l'altro serviranno a prorogare fino a fine anno i contratti di 41 tecnici, evitando così il blocco delle pratiche giacenti negli uffici. È stato premiato l'impegno del presidente della giunta regionale, Marco Marsilio, che pochi giorni fa ha partecipato anche alla riunione della cabina di coordinamento della ricostruzione, con gli altri governatori, chiedendo risorse per l'Abruzzo .
L'ARTICOLO 21. Tutto questo è contenuto in due articoli del decreto "Sblocca cantieri" varato giovedì scorso e pubblicato venerdì sulla Gazzetta ufficiale. A prevedere le risorse è l'articolo 21, quello più "pesante"; a consentire la proroga del personale a termine è invece l'articolo 22. Il decreto dovrà passare al vaglio dei due rami del Parlamento per la conversione in legge. Si tratta di un passaggio fondamentale, da completare nell'arco di 60 giorni, pena la decadenza dell'atto normativo.
IL SISMA 2009. I dieci milioni stanziati per il Comune dell'Aquila sono quelli legati ai trasferimenti statali per compensare le minori entrate, e le maggiori spese, che derivano dal terremoto del 2009. Un sisma che a livello economico non ha ancora smesso di sortire effetti sulle casse del comune capoluogo. In mancanza di segnali da parte del governo il sindaco Pierluigi Biondi si era dimesso lo scorso 14 marzo, in forte polemica con l'esecutivo nazionale.«Senza i fondi per il bilancio da parte del Governo», aveva detto, «non siamo in grado di garantire i servizi. Io non sono disposto a mettere le mani nelle tasche delle imprese e delle famiglie aquilane», aveva aggiunto, «perché il mancato trasferimento di queste somme provocherà innalzamento delle tasse e taglio dei servizi, e neanche a fare l'esattore per conto terzi. Se non arrivano questi fondi farò fare questo lavoro ad un commissario. Non farò fare passerelle ai politici, non aumenterò le tasse. Uscito da qui, firmerò le dimissioni». E in effetti Biondi, al termine di quella conferenza stampa, aveva tenuto fede a quelle dichiarazioni. Le dimissioni sono state poi ritirate quando, oltre alle rassicurazioni sull'arrivo dei fondi, il sindaco è riuscito anche a risolvere i problemi interni alla maggioranza di centrodestra che governa il Comune.
LE ALTRE NOVITÀ. Il decreto Sblocca cantieri, in generale, contiene altre indicazioni che non sono direttamente collegate all'Abruzzo e alla ricostruzione delle zone danneggiate dai vari terremoti che si sono susseguiti in questi anni.
UN AIUTO. Prescrizioni che comunque aiuteranno ad alleggerire il percorso, dal momento che semplificano alcune norme con l'obiettivo dichiarato di far ripartire il settore edile, un settore particolarmente provato dalla crisi degli ultimi anni. In sostanza, alcuni degli articoli contenuti nel decreto superano il codice degli appalti, facilitando alcune diverse procedure.
L'ARTICOLO 22. Come spiega Vincenzo Rivera, direttore generale della regione e dell'Ufficio speciale per la Ricostruzione dei territori colpiti dai terremoti del 2016 e 2017 (quello che ha sede a Teramo), il decreto Sblocca cantieri prevede la possibilità che a gestire le pratiche più "leggere" possano essere direttamente i Comuni, sempre attraverso una convenzione con gli Usr.
ABRUZZO IN PRIMA FILA. Un articolo del decreto, il 22, recante "Misure relative al personale tecnico in servizio presso gli enti locali e gli uffici speciali per la ricostruzione", che praticamente è stato scritto in Abruzzo, e che consente alle amministrazioni (oltre che di salvare fino a dicembre 41 posti di lavoro), di stipulare contratti a tempo parziale, sempre nel rispetto dei limiti previsti dalla normativa europea.

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