PESCARA Si chiama "Incentivo occupazione sviluppo Sud", ma già è stato ridenominato, più semplicemente, "Bonus Sud". Attraverso un sistema di sgravi si propone di aiutare giovani, a trovare un lavoro, in particolare quelli che non svolgono attività lavorative, non studiano, a rischio di esclusione sociale e delle comunità emarginate, ma un capitolo a parte è previsto anche per chi non è più giovanissimo ma è disoccupato da almeno sei mesi. La misura è stata appena pubblicata sul sito dell'Anpal (Agenzia nazionale per la gestione delle politiche attive del lavoro), ma a gestirla materialmente sarà l'Inps.
IN COSA CONSISTE. È un meccanismo che consentirà alle aziende di risparmiare sui contributi previdenziali. A beneficiarne saranno quelle imprese che hanno sede nelle regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia), oppure nelle regioni "in transizione" (Abruzzo, Molise e Sardegna). A fare fede non sarà la residenza del lavoratore, ma la sede dell'azienda. In caso di spostamento della sede lavoro al di fuori dalle Regioni individuate l'incentivo verrà sospeso a partire dal mese di paga successivo.
A CHI SPETTA. L'incentivo spetta ai datori di lavoro che assumano, tra il 1° maggio e il 31 dicembre 2019, persone disoccupate. Non spetta, invece, se le assunzioni sono avvenute tra dal 1° gennaio al 30 aprile 2019. Possono accedere giovani di età compresa tra 16 e 34 anni, oppure over 35, privi di impiego regolarmente retribuito da 6 mesi. Le persone assunte non devono avere avuto un rapporto di lavoro negli ultimi 6 mesi con lo stesso datore di lavoro. L'incentivo può essere riconosciuto per le assunzioni a tempo indeterminato sia a tempo pieno che part-time, anche a scopo di somministrazione, per i rapporti di apprendistato e per i rapporti di lavoro subordinato in una cooperativa di lavoro. Possono usufruire degli sgravi anche quegli imprenditori che decideranno di trasformare contratti a tempo determinato in rapporti di lavoro stabili. In questo caso non è richiesto il requisito della disoccupazione del lavoratore da almeno sei mesi.
QUANTO SPETTA. L'incentivo, spiega Anpal, «è pari alla contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro, con esclusione di premi e contributi dovuti all'Inail, per un periodo di 12 mesi nel limite massimo di 8.060 euro su base annua per lavoratore assunto». Se il contratto è a tempo parziale l'importo è ridotto. L'incentivo deve essere utilizzato entro il 2 1 febbraio del 2021, altrimenti si decade dal beneficio. Il bonus è cumulabile, nei limiti massimi previsti dai regolamenti europei in materia di aiuti di stato, con altri incentivi di natura economica introdotti e attuati dalle Regioni del Mezzogiorno.
COME AVERLO. I datori di lavoro intenzionati a usufruire del bonus dovranno presentare un'istanza preliminare di ammissione all'Inps, solo attraverso il modulo telematico, indicando i dati relativi all'assunzione effettuata o che intendono effettuare. L'Inps verificherà se esistono le condizioni per concedere il beneficio e ne determinerà l'entità, in base ai parametri inseriti. Dopo il via libera, l'imprenditore avrà dieci giorni di tempo per procedere all'assunzione. Il Bonus sarà erogato attraverso un conguaglio sulle denunce contributive. Il progetto ha una dotazione finanziaria complessiva di 120 milioni di euro che graveranno su programmi nazionali ed europei.