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Pescara, 23/11/2024
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Data: 26/04/2019
Testata giornalistica: Il Centro
Fiori, bici e mare: le ricette dei candidati. Nel parco di Villa de Riseis ha preso il via la campagna elettorale aspiranti sindaco»

PESCARA Una «fiera nazionale del fiore nell'area ex Cogolo», e un «giardino di fiori rari e autoctoni nell'area di risulta» è la proposta di Gianni Teodoro. Fiume e mare «puliti e maxischermi sulle spiagge per informare sulla qualità delle acque», è l'idea di Marinella Sclocco. Una «mobilità dolce e diffusa e un piano spiaggia senza troppo cemento» è il suggerimento di Stefano Civitarese. Un «no secco alla Grande Pescara» arriva da Gianluca Baldini che ritiene il referendum solo un grande bluff. La campagna elettorale, per le amministrative del 26 maggio, è iniziata ufficialmente ieri pomeriggio nel parco di Villa de Riseis. Ma davanti alla folla della festa-picnic del 25 aprile, organizzata da Arci, Fgci, Sinistra italiana, Anpi, Giovani democratici, Partito democratico e Coalizione civica, si sono presentati solo la metà (quattro su otto) dei candidati sindaci invitati. Schierati sul palchetto, e moderati da Nicola Maiale dell'Arci, Baldini, Civitarese, Sclocco e Teodoro (assenti Carlo Costantini, Carlo Masci, Erika Alessandrini e Mirko Iacovelli) si sono confrontati sui temi caldi come la sicurezza e il mare, si sono un po' beccati sul depuratore e hanno immaginato la «Pescara che deve diventare» con idee innovative e nemmeno troppo futuristiche. Davanti a loro, una platea di curiosi e sostenitori intenta ad addentare arrosticini fumanti e sbicchierare con grazia, birra e vino. La parola subito all'ex assessore Gianni Teodoro che ha tirato fuori i cavalli di battaglia: sicurezza, vigilanza, telecamere, quartieri, creazione di scuola bottega per aiutare i giovani. «Pescara», ha detto, «deve avere un sindaco che abbia il coraggio di trasferire le risorse europee nelle periferie e puntare alla riqualificazione dei quartieri». Pescara, «capitale del fiore». Nell'ex Cogolo, Teodoro ci vedrebbe «un immenso padiglione di circa 10 ettari con fiori provenienti da tutta Europa che diventerebbe un polo turistico attrattivo e un enorme indotto lavorativo». Nell'area di risulta, il «patrimonio floreale di tutte le regioni» darebbe vita a un «giardino d'Italia con le specie autoctone». Ma quando l'argomento si sposta sui «depuratori che la Regione voleva realizzare nell'ex Cogolo», i toni tra Teodoro e Sclocco si ravvivano. «Il progetto iniziale è stato archiviato» ha risposto Sclocco a Teodoro e nel programma la candidata chiarisce che si farà il «potenziamento del depuratore e il raddoppio della rete fognaria per garantire la balneabilità del mare e la salute del fiume». E le spiagge saranno dotate di «maxischermi informativi sullo stato di salute delle acque». Far rivivere le ex strutture storiche cittadine è l'impegno di Marinella Sclocco che «nell'ex Cofa vuole un parco botanico del mare Mediterraneo e nell'ex cementificio uffici di cohousing con parco esterno». Il piano spiaggia, per il docente universitario Stefano Civitarese, «è un boccone avvelenato per i pescaresi che non hanno più la vista mare a causa del cemento». Appassionato di mobilità sostenibile, l'ex assessore, rilancia la sua rete «dolce e diffusa di bici, bus e percorsi verdi che si irradiano in tutte le periferie».Un no deciso alla fusione dei Comuni, arriva da Gianluca Baldini: «Trasporto, pianificazione territoriale, rifiuti: è già tutta una fusione. A che serve unire i Comuni? Non funziona risolvere i predissesti spalmando i debiti sul territorio». E conclude: «Quel referendum è una presa in giro perché non c'è stato dibattito, solo un comitato del sì che ha chiesto ai cittadini: «Li vulet gross Piscar?».

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