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Data: 28/04/2019
Testata giornalistica: Il Messaggero
Alitalia, arriva un'altra proroga

ROMA Sarà il cda di Fs a dare il là per la proroga della dossier Alitalia. Quando lunedì il gruppo guidato da Gianfranco Battisti, come sembra ormai palese, farà sapere che c'è il piano industriale, che ci sono i «presupposti» per il rilancio, ma che il consorzio per l'acquisto della compagnia non è chiuso, Luigi Di Maio non potrà che accordare altro tempo. Non solo perché c'è bisogno di tempo per una valutazione industriale dei soci privati che possono affiancare con un 30-35% l'asse Fs-Mef-Delta. Ma anche perché ci vuole altro tempo per sciogliere i nodi politici, soprattutto se sarà Atlantia il tassello cruciale per chiudere il consorzio. A meno che non spunti qualche outsider, non sarà facile infatti per l'esecutivo M5S-Lega puntare sulla stessa Atlantia dei Benetton alla quale i grillini vorrebbero revocare la concessione autostradale, visto che di fatto l'opzione Toto, smentita dallo stesso gruppo, oltre a non essere gradita è difficile da far digerire politicamente.
VETTORE D'ECCELLENZA
Tecnicamente, la palla è ora in mano alle Fs, che dovrebbero comunicare ai commissari Alitalia entro martedì 30, la scadenza per le offerte, lo stato dell'arte sulla newco e sulla proposta presentata il 31 ottobre. Certo, la cassa della compagnia non permette tempi lunghi, ma dall'azienda assicurino che con la liquidità a disposizione si arriva all'anno prossimo. Un dettaglio non da poco per chi è convinto che la stretta decisiva può arrivare anche dopo le elezioni europee.
Che l'intenzione di Di Maio sia di prendere tempo si capisce anche dalle parole di ieri, che oltre a non escludere alcuna ipotesi sul nocciolo duro da costruire, punta tutto sui «presupposti» di un rilancio strutturale con Fs che avrebbe almeno il 30% di Alitalia e Delta e Mef con il 15% ciascuno. Come dire che l'importante è chi guiderà la newco e chi «garantisce». Garanzie che tocca a Fs dosare nel piano industriale. Così ieri il vicepremier, ha prima ribadito in un post su Facebook di non aver incontrato «nessuno» per parlare di Alitalia, «né pregato nessuno a riguardo», riferendosi al presunto incontro con Riccardo Toto a Taranto mercoledì scorso. Poi ha di fatto confermato che il dossier non sarà chiuso entro il 30 aprile: «Per completare questa operazione, di mercato, stanno arrivando le offerte di altri privati, che andranno a comporre il 100% della società», ha spiegato il vicepremier. Infine, non ha chiuso la porta a nessuno. Anzi. Sono «tutte offerte - tra cui quelle di alcuni concessionari autostradali - di cui apprendiamo per ora solo a mezzo stampa e che non ancora formalizzate». L'obiettivo è «il rilancio». E ne «stiamo creando tutti i presupposti». Quali? «Una presenza massiccia dello Stato nella newco, garanzia per un piano competitivo». Quindi servono Fs, il Mef e Delta «per creare un vettore internazionale di eccellenza».

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