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Pescara, 23/11/2024
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Data: 29/04/2019
Testata giornalistica: Il Centro
Traforo, costruttori contro la chiusura. L'Aniem minaccia di impedire il provvedimento. Polisini: «Impensabile, 4mila operai da Teramo ogni giorno vanno all'Aquila»

TERAMO «Solo pensare la chiusura del Traforo del Gran Sasso è un atto grave e vergognoso». I costruttori associati all'Aniem di Teramo sono sul piede di guerra. Il presidente, Fiorenzo Polisini, descrive quello che potrà accadere dopo il 19 maggio alle imprese edili teramane. «I danni all'economia provinciale, già ampiamente martoriata, sarebbero incalcolabili: solo per parlare del nostro settore ogni giorno decine e decine di imprese e centinaia di lavoratori - ne stimiamo intorno ai quattromila - vanno a lavorare all'Aquila nei cantieri della ricostruzione, dove dovrebbero passare i nostri mezzi? Dal passo delle Capannelle? Strada dei parchi ci rimborserà delle maggiori spese e delle ore di lavoro perso? Le problematiche legate ai lavori di rifacimento delle condotte di captazione, necessari a mettere giustamente in sicurezza le falde acquifere, non possono essere risolti chiudendo il traffico nelle gallerie del Gran Sasso in entrambe le direzioni di marcia».Un altri membro del direttivo dell'Aniem, Domenico Di Gennaro, rincara la dose: «Le imprese edili impegnate all'Aquila si fermerebbero. Sappiamo tutti come è fatta la strada delle Capannelle: non è in grado di sopportare una mole di traffico notevole. Tantopiù se si parla di traffico pesante, di autoarticolati. C'erano problemi già quarant'anni fa, prima che aprisse il Traforo, figuriamoci ora. E d'inverno come si farebbe, con neve e ghiaccio? E' un'eventualità inaccettabile, Strada dei parchi come al solito, fa e disfa come gli pare. Noi siamo pronti a impedire con i nostri mezzi che il 19 chiuda il Traforo». Polisini sottolinea che «la cosa grave è che si tratta di una strada di proprietà statale, costruita con le tasse dei cittadini italiani e di quelli abruzzesi in primis, pertanto non tolleriamo assolutamente l'atteggiamento assunto da Strada dei Parchi e chiediamo a gran voce un intervento forte da parte di tutta la politica a partire da quella regionale, il presidente Marsilio deve sbattere i pugni a Roma e far risolvere il problema direttamente dal ministero delle Infrastrutture, diversamente la nostra categoria è disposta ad azioni eclatanti e non fatichiamo a credere che le altre sigle datoriali e sindacali e moltissimi cittadini si unirebbero a noi».Gli imprenditori dell'Aniem ricordano che cittadini e imprese «pagano l'autostrada più cara d'Italia» e chiedono peraltro di vigilare sul rispetto delle norme che impongono ai titolari di concessioni di servizi pubblici di affidare l'80% dei contratti di lavori, servizi e forniture relativi alle concessioni di importo pari o superiore a 150.000 euro mediante procedura ad evidenza pubblica. In definitiva il presidente Polisini, nell'osservare che «i danni sarebbero per tutta l'economia provinciale dal turismo all'industria», rivolge un appello a tutta la politica: «il presidente della Regione, il presidente della Provincia di Teramo e tutti i sindaci, agiscano insieme e in fretta per risolvere questa indegna vicenda».

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