Si chiama "Ferrovia Sangritana tra rigenerazione urbana e paesaggistica e mobilità dolce" il convegno di scena oggi alle 17 a Palazzo degli studi, a Lanciano, organizzato da Antonello Di Campli Finore, ingegnere e coordinatore cittadino di Ali Alleanza Liberaldemocratica per l'Italia. Tema del dibattito è l'annosa questione di cosa fare dei binari non più in esercizio della Sangritana (oggi confluita in Tua spa, l'azienda di trasporto regionale) che tagliano in due la città, ma che da anni sono in stato di abbandono. In tanti, in questi anni, si sono interrogati sulla necessità di eliminare il sedime ferroviario e realizzare una pista ciclopedonale, ipotesi accarezzata dal sindaco di Lanciano Mario Pupillo, oppure di rimettere sui binari dei convogli elettrici per una sorta di metropolitana di superficie che a sua volta potrebbe essere affiancata da un circuito ciclopedonale. Al vaglio della Regione, che è proprietaria del tracciato ferroviario, anche l'idea di un tram leggero per collegare i due poli opposti cittadini passando per i più importanti snodi viari tra cui scuole, centri commerciali, stadio. Al convegno intervengono, tra gli altri, il vice sindaco di Lanciano Giacinto Verna, l'assessore regionale Nicola Campitelli ed il docente di storia dell'architettura dell'università d'Annunzio di Chieti-Pescara Adriano Ghisetti Giavarina, Pierluigi Vinciguerra, presidente della sezione Italia Nostra di Lanciano, e un rappresentante della società di trasporto regionale.