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Pescara, 23/11/2024
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Data: 03/05/2019
Testata giornalistica: Il Centro
Ciclovia Adriatica, 19 milioni in arrivo. Sta per essere siglato il protocollo tra l'Abruzzo, le altre 5 regioni coinvolte e il ministero. Febbo: «Occasione di sviluppo»

PESCARA Collegherà il Veneto con la Puglia, passando per Emilia Romagna, Marche (capofila), Abruzzo, Molise e Puglia. È la Ciclovia turistica Adriatica, lunga 1.300 chilometri, che in Abruzzo attraversa i 19 comuni interessati dal progetto "Bike to coast", da Martinsicuro a San Salvo. In tutto, sono 131 chilometri di tracciato verde da percorrere con il mezzo ecologico per definizione, la bici. Ieri l'assessore regionale al turismo, Mauro Febbo, ha riunito intorno a un tavolo i protagonisti locali, sindaci e amministratori, per individuare bisogni, criticità e priorità. Nei prossimi giorni, invece, a Roma, sarà siglato un protocollo d'intesa tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e le Regioni coinvolte. I SOLDI. Per completare la Ciclovia è stata prevista una prima tranche di finanziamento di circa 19 milioni di euro. Finora la regione ha investito nell'opera circa 33 milioni, come risulta da uno studio Fiab curato da Raffaele Di Marcello e aggiornato alla data del 2018, dal quale è tratta le tabelle a fianco. Altri soldi, ha anticipato Febbo, potrebbero arrivare dai fondi europei per le grandi infrastrutture, come le reti di trasporto (in acronimo Ten-T). Nel frattempo, però, i lavori sono andati avanti. IN ABRUZZO. La parte abruzzese del progetto è a buon punto. Sono interessate, per ovvi motivi geografici, le province di Chieti (69,3 chilometri), Pescara (14,2) e Teramo (45,7). «La sottoscrizione del protocollo», ha commentato Mauro Febbo, «rientra nel progetto Bicitalia che rappresenta la rete delle ciclovie nazionali di più ampio respiro e prevede risorse importanti anche per l'Abruzzo. Oltretutto, come Regione siamo estremamente sensibili al tema della mobilità sostenibile visto che la nostra "Bike to Coast" comprende anche la meravigliosa Via Verde della Costa dei Trabocchi, già oggetto di interesse di turisti e tour operator internazionali. L'incontro con i 19 sindaci», ha spiegato l'assessore, «è servito a comprendere lo stato dell'arte dei lavori sui 131 chilometri che attraversano i territori di tre amministrazioni provinciali. Al momento sono fruibili circa 80-85 chilometri, ma è nostra intenzione risolvere le criticità che ostacolano il completamento, nonché uniformare la progettualità nell'individuazione degli aspetti cromatici che la distinguono unitariamente e nell'uniformità della segnaletica. Per cui», ha aggiunto, «abbiamo dato indicazioni precise ai sindaci per avere al più presto notizie certe sullo stato di avanzamento dei lavori anche alla luce degli interventi che dovrà effettuare Rete Ferroviaria Italiana (RFI) che già da tempo ha una interlocuzioni aperta con la Regione Abruzzo».LA FIAB. All'incontro ha partecipato anche il neo presidente della FIab (Federazione italiana ambiente e bicicletta) Alessandro Tursi, che ha esortato a investire sulla interconnessione bici- treno per poter permettere alla ciclovia di essere parte integrante della mobilità anche urbana, assumendo quindi una valenza non specificamente turistica, ma anche di interconnessione tra i centri urbani e all'interno delle città. Per questo sarà fondamentale intervenire sulla progressiva eliminazione delle barriere architettoniche tra le stazioni ferroviarie e la pista ciclabile, e all'interno delle stazioni stesse, dove i sottopassi necessitano di canaline scivolo per le bici: un aspetto sui cui l'assessore Febbo si è impegnato a intervenire su Rfi.PENSARE IN GRANDE. Se la Regione Abruzzo riuscirà a portare il progetto all'interno di Eurovelo (la Rete di ciclovie europee mappate e finanziate dall'Unione Europea) la ciclovia potrebbe essere collegata ad un grande percorso già esistente, dal Baltico all'Adriatico (meglio conosciuto come Eurovelo 9 o addirittura proporre un nuovo percorso circumciclabile adriatico-ionico che parte dall'Italia e attraversa la Slovenia, la Croazia, l'Albania e la Grecia, ovvero tutte le nazioni che si affacciano sull'Adriatico, con l'intermodalità bici/nave. Un progetto tanto attrattivo quanto possibile e di cui la regione Abruzzo potrebbe proporsi come capofila tra le regioni adriatico-ioniche.

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