CAMPOBASSO. Aumentano i biglietti di pullman e treni in Molise, la rivalutazione delle tariffe decisa con la legge di Stabilità farà lievitare il costo - rimarca l’Adoc - dei ticket del 40%. «A pagare, ancora una volta, saranno i consumatori e i pendolari», denuncia l’associazione. In particolare, secondo Adoc Molise, in merito al trasporto su ferro, è paradossale che si chieda ai viaggiatori di pagare di più «per utilizzare un servizio scadente, effettuato con mezzi in parte logori con servizi non sempre funzionanti, frequenti ritardi e blocchi sempre più spesso causati da una assenza di organizzazione o da periodici guasti, chiusure di biglietterie e di tratte regionali». Senza dimenticare che la tratta Roma- Campobasso, come è noto, è stata inserita tra le dieci peggiori d’Italia nell’ultimo rapporto “Pendolaria” di Legambiente. Nello stesso rapporto, si legge che gli 11 treni disponibili sulla tratta molisana hanno più di 15 anni e l’età media è aumentata dal 2015 al 2018 dell’1,3%. Negli anni qualcosa si è fatto, ma il Molise resta sul gradino più alto del podio riguardo al totale del taglio ai servizi: dal 2010 al 2018 è stato del 33,2%, mentre le tariffe sono aumentate nello stesso range temporale del 9%. «Siamo consapevoli che, probabilmente, i rincari decisi erano previsti dagli accordi esistenti tra Regione e Trenitalia - dichiara Nicola Criscuoli dell’Adoc Molise - ma i servizi offerti continuano ad essere mediocri e non proporzionati a ciò che pagano i consumatori. Non dobbiamo dimenticare che il contratto sottoscritto prevede prestazioni corrispettive: il servizio, a fronte di un costo, tra l’altro eccessivo, deve essere idoneo ed adeguato».