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Data: 04/05/2019
Testata giornalistica: Il Centro
Chiude anche la biglietteria della stazione. Vasto-San Salvo. Trenitalia vara il piano di digitalizzazione della rete di vendita. Ma è protesta

VASTO C'era una volta la stazione di Vasto-San Salvo. Potrebbe cominciare così la storia di uno scalo ferroviario trasferito dal centro della Marina di Vasto al confine con San Salvo per migliorare i servizi del territorio. Purtroppo così non è stato. L'ultima notizia è che chiude la biglietteria. Il Comune di Vasto tace. I consiglieri comunali della Lega, Davide D'Alessandro e Alessandra Cappa, annunciano una interrogazione al sindaco Francesco Menna. L'amministrazione di San Salvo assicura che si sta battendo per un lieto fine. Il futuro dovrebbe essere migliore, ma il presente racconta tutt'altro. Solo pochi giorni fa il Centro aveva raccolto lo sfogo dei pendolari costretti a portare gli stivali per guadare il piazzale allagato e ora arriva la notizia che anche la biglietteria chiuderà. «Un po' per volta si stanno spegnendo le luci su questo territorio. Stiamo sprofondando nel buio», ha commentato l'industriale Remo Salvatorelli. La stazione come il tribunale, il Cotir e il Coniv. Le amministrazioni di Vasto e San Salvo, in realtà, erano a conoscenza della decisione presa da Trenitalia da quasi un anno, ma la chiusura della biglietteria rientrerebbe in un progetto nazionale. «Avevamo appreso della prossima chiusura della biglietteria», conferma il sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, «e ci eravamo già attivati per chiederne il mantenimento, ma Trenitalia in risposta alla nostra lettera del 18 luglio dello scorso anno ci ha fatto sapere di avere in corso un programma di digitalizzazione e diversificazione della propria rete di vendita. Per la stazione di Vasto-San Salvo è una grossa perdita, pur considerando che sono attivi tre sportelli automatici», afferma Magnacca. Il sindaco di San Salvo nel tentativo di mitigare la notizia fa sapere che a breve avranno inizio lavori già finanziati per la sistemazione, attesa da anni, dello scalo ferroviario. «Il presidente del consiglio comunale, Eugenio Spadano, sta cercando di ottenere da Rete Ferroviaria Italiana interventi di miglioramento infrastrutturale della stazione, opere di miglioramento, messa in sicurezza e modernità», Magnacca. Pronta la risposta dell'utenza. «Per chi saranno fatti i lavori se la stazione, già poco frequentata per il ridotto numero di convogli che fermano, non avrà più nemmeno la biglietteria?». Non sono meno amareggiati gli operatori turistici.

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