La società che si occupa delle strade ha varato un riassetto degli enti periferici accorpando la sede molisana all'Abruzzo. Antonio Battista parla di "una pugnalata al Molise", ma il parlamentare Antonio Federico chiarisce: "Sono a lavoro per scongiurare innanzitutto che questa riorganizzazione possa in qualsiasi modo limitare la qualità dei servizi ai cittadini. Ma anche la Regione deve fare la sua parte"
A muso duro contro l’ipotesi di chiusura della sede Anas di Campobasso. Il sindaco di Campobasso Antonio Battista stigmatizza fortemente la decisione che penalizzerebbe ulteriormente la nostra regione. La società che si occupa delle strade ha varato un riassetto degli enti periferici accorpando la sede molisana all’Abruzzo.
“La paventata soppressione del compartimento Anas dal Molise è un’altra pugnalata – la posizione del primo cittadino del capoluogo – che viene sferrata alla nostra regione a cui sono state già tolte importanti possibilità di sviluppo come attraverso il congelamento, leggasi cancellazione, dei fondi che erano stati destinati alla riqualificazione delle periferie che avrebbero dato una boccata d’ossigeno all’edilizia che sarà messa in ginocchio qualora si concretizzasse l’intenzione di chiudere la sede locale dell’Anas”.
Battista manifesta il suo disappunto in qualità di sindaco e presidente della Provincia di Campobasso: “Questa scellerata ipotesi peserà come un macigno sul futuro della nostra regione che paga un prezzo molto alto, anche in fatto di sicurezza, attraverso la ‘periferizzazione’ di importanti presidi”.
Il sindaco dunque lancia un appello alle forze politiche, alle istituzioni, ai nostri rappresentanti in Parlamento affinché “la cecità politica non abbia la meglio sulle necessità di una regione che non può essere privata di tutto”.
Un appello raccolto nel giro di pochissimo tempo dal parlamentare del Movimento 5 Stelle Antonio Federico. In una nota inviata nelle redazioni giornalistiche l’onorevole fa il punto sulla riorganizzazione territoriale decisa dall’Anas e annuncia di aver avviato un’interlocuzione con la parte aziendale direttamente con l’Amministratore Massimo Simonini e con i vertici del Ministero delle Infrastrutture, dopo aver raccolto l’appello delle organizzazioni sindacali.
“Sono a lavoro per scongiurare innanzitutto che questa riorganizzazione possa in qualsiasi modo limitare la qualità dei servizi ai cittadini, sia in termini di manutenzione che di nuove progettazioni. Il nostro è un territorio molto difficile, soggetto a dissesto idrogeologico, inverni rigidi e caratterizzato dalla presenza di numerosissimi viadotti, sovrappassi e altre strutture che necessitano di attenzione elevata e monitoraggio continuo. Dobbiamo garantire ai molisani la continuità di questa attenzione, di questa ‘presenza’, provando ad aumentarla e mai in alcun modo a ridurla o comprometterla”.
Antonio Federico incalza anche la Regione: “C’è bisogno che ciascuno faccia la propria parte, anche con il semplice ascolto. Io, insieme a tutto il MoVimento 5 Stelle, mi sono messo a disposizione e a quanto mi risulta siamo gli unici ad averlo fatto finora. Auspico che anche la Regione si faccia sentire e si attivi quanto prima“.