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Pescara, 23/07/2024
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Data: 05/05/2019
Testata giornalistica: Il Messaggero
Il caso Gran Sasso - Imprudente: «Sul caso Gran Sasso così abbiamo convinto il governo»

L'AQUILA La Regione sente di aver incassato il primo significativo risultato nel percorso che dovrà portare, secondo le intenzioni, a risolvere una volta per tutte la questione della messa in sicurezza dell'acquifero del Gran Sasso, esplosa in maniera definitiva con l'ultimatum di Strada dei Parchi che si è detta pronta a chiudere il traforo, il prossimo 19 maggio. Il riferimento è alla comunicazione ufficiale diffusa dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che annuncia, di fatto, come richiesto dalla Regione, la nomina di un commissario straordinario già nello Sblocca cantieri. Il deus ex machina dell'operazione è stato il vice presidente della giunta, Emanuele Imprudente, che in tandem con Marsilio ha promosso una recente delibera di giunta con la quale si è chiesto al governo di valutare la particolare situazione di emergenza. «La decisione del Mit ha commentato ieri Imprudente - è il segnale di una positiva interlocuzione con il Governo nazionale e di una evoluzione delle questioni poste della Regione, per la soluzione di un problema sul tappeto da anni e finora irrisolto. È un primo passo ma è il segnale, chiaro, di una vicinanza del Governo e anche del riconoscimento di un lavoro che la Giunta regionale ha intrapreso con la delibera da me proposta. La Regione sarà e continuerà ad essere parte attiva aprendo una relazione costante con tutti gli enti coinvolti, con i sindaci e con il territorio, soprattutto con i cittadini. In tal senso, considerando una certezza che l'acqua è un bene primario e la salute dei cittadini l'elemento prioritario e consapevoli anche che lo sviluppo, inteso in particolare come sistema dei trasporti, ricerca ed economia, la risorsa idrica insieme ai lavoratori e le società e gli enti coinvolti, sono un unicum che deve essere salvaguardato con equilibrio ed efficacia». La deputata pd Stefania Pezzopane ha detto, invece, che «per la messa in sicurezza del Gran Sasso servono innanzitutto le risorse e la velocità di esecuzione. E un commissario senza risorse è un pannicello caldo, impossibilitato ad operare». Per la Pezzopane «un commissario senza risorse è solo un escamotage. L'obiettivo deve essere quello di prevedere e realizzare misure urgenti». Ovviamente partendo dalla revoca della chiusura del traforo.

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