L'AQUILA Niente bus elettrici perché la Regione ha dirottato i fondi. Lo sostiene il Pd. «Quella rivoluzione amministrativa promessa dal presidente Marsilio in campagna elettorale, evidentemente è bloccata ai nastri di partenza. In uno stallo generale che caratterizza questi quasi 100 giorni di governo, le uniche scelte adottate sono solo quelle legate alla "distrazione" delle risorse del Masterplan in dotazione ereditate dalla Regione di precedente. Quel Patto sottoscritto da Regione e Governo (entrambi guidati dal centrosinistra), con una dotazione finanziaria di quasi 2 miliardi di euro, per lo sviluppo dell'Abruzzo, che venne ostacolato in ogni modo dall'allora minoranza, sostenendo che si trattasse solo di promesse perché tempo di elezioni».Così attacca Silvio Paolucci, capogruppo dei Dem in consiglio regionale. «Nei giorni scorsi, con la delibera 225/2019, la giunta Marsilio ha trasferito altrove 800mila euro programmati per il rinnovo dei mezzi pubblici nelle aree urbane con quelli ad alimentazione non convenzionale, per garantire una significativa riduzione delle emissioni inquinanti e una maggiore vivibilità delle città. Una scelta», continua Paolucci, «che avrebbe giovato soprattutto a Pescara (e non solo) che, ciclicamente, si trova costretta a dover gestire l'inquinamento atmosferico».Il capogruppo ed ex assessore ricorda alla giunta di centrodestra che «il suo ruolo dovrebbe essere quello di attrarre nuove ed ulteriori risorse finanziarie in Abruzzo e non quello di spostare pigramente, da una parte all'altra, quelle che l'ex governo regionale riuscì a guadagnare nell'interlocuzione istituzionale con il governo Renzi. Nei numerosi giorni di permanenza a Roma, il presidente Marsilio si occupi di impostare dossier e procedure per aumentare le risorse a vantaggio della regione Abruzzo, avendo ereditato 2,8 miliardi che naturalmente non deve sottoporre alla ginnastica delle distrazioni e rimodulazioni. Come ha fatto in queste 13 settimane».