L'AQUILA«La nomina dell'ingegnere Daniele Pignatelli quale sostituto del direttore di esercizio del Centro Turistico sarà discussa, come è giusto che sia, in Commissione Garanzia e controllo del Comune. Tuttavia le dichiarazioni rilasciate da padre e figlio sulla stampa nel tentativo scomposto di scaricare le responsabilità legate ai propri ruoli nei confronti di chi, facendo il proprio dovere, ha sollevato una questione oggettiva, meritano alcune precisazioni». Lo si legge in un intervento dei consiglieri comunali di opposizione Stefano Palumbo e Paolo Romano. «Il mandato del consigliere comunale», dicono, «è di vigilare sugli atti prodotti e diffusi dall'amministrazione, ruolo al quale mai abbiamo abdicato nell'esercizio delle nostre funzioni, non certo quello di investigare privatamente per la loro ricerca; il fatto inconfutabile che la nomina di Daniele Pignatelli, avvenuta il 2 gennaio, sia stata comunicata all'ente comunale solo dopo il nostro comunicato getta altre opacità sulla vicenda e la violenza verbale delle loro reazioni sembra esserne una prova». «Quando l'amministratore unico Dino Pignatelli», aggiungono, «parla di clima di sospetto dovrebbe spiegare come mai su un regolare accesso agli atti che abbiamo effettuato già da ottobre 2018, in merito ai lavori di manutenzione straordinaria della funivia, ancora non ci siano state date risposte a riguardo. La gratuità della prestazione dichiarata da Daniele Pignatelli, inoltre, non può né dev'essere un valore aggiunto: crediamo, infatti, che il lavoro vada sempre retribuito e che le competenze, soprattutto in un settore strategico come quello della montagna, vadano premiate. Il problema, è evidente a tutti tranne che ai diretti interessati, risiede invece nella condizione giuridica che si verifica quando viene affidata un'alta responsabilità decisionale, qual è quella dell'amministratore unico di un'azienda pubblica, a un soggetto che ha potenziali interessi personali o professionali in contrasto con l'imparzialità richiesta da tale responsabilità, imparzialità che potrebbe venire meno per gli interessi in causa. Il caso oggetto della nostra denuncia è infatti solo uno dei tanti che riguardano l'azione dell'amministratore unico Pignatelli in virtù dell'attività professionale che svolge nel settore»