L'AQUILA Una sola corsia per ogni galleria e limiti di velocità a sessanta chilometri orari validi per tutti i tipi di mezzi: sono due tra le principali prescrizioni adottate per evitare la chiusura del traforo del Gran Sasso. E' ufficiale, dunque, il famigerato protocollo di cui si è molto parlato nei giorni, convulsi, della trattativa tra governo e concessionaria, Strada dei Parchi, per scongiurare un blocco che avrebbe messo in ginocchio la regione, con gravi ripercussioni su mobilità, turismo, economia, servizi. I dettagli sono stati definiti ieri nel corso dell'incontro che si è tenuto nella sede del Mit, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, alla presenza dei rappresentanti di Strada dei Parchi, dei Ministeri interessati, dell'Istituto di fisica Nucleare, e delle società acquedottistiche di Teramo e l'Aquila.
MODELLO
Tecnicamente è stato definito un modello di circolazione all'interno del traforo del Gran Sasso, progettato per ridurre al minimo i rischi di incidente e quindi di ipotetici sversamenti liquidi all'interno delle gallerie. Le prescrizioni sono frutto dell'accordo raggiunto per consentire di mantenere aperto il traforo e impedire anche in via di ipotesi, uno sversamento possa raggiungere la falda acquifera del Gran Sasso. È questo il punto nodale dell'intera vicenda, scaturita dall'indagine della Procura di Teramo che approderà settembre alla fase processuale con l'ipotesi che i tre soggetti che operano nel sistema Gran Sasso, SdP, Ruzzo Reti e Infn, non abbiano messo in campo misure per evitare il pericolo di inquinamento ambientale. Non per nulla prima del vertice di ieri al Ministero c'era stata una riunione in Procura, a Teramo, a cui ha partecipato anche il pool inquirente.
Ecco come cambierà il transito sotto il Gran Sasso a partire da dopodomani, lunedì. Intanto si viaggerà su una sola corsia per ogni galleria. La corsia di sorpasso della carreggiata est (quella che va direzione Teramo) sarà destinata ai mezzi tecnici di intervento in caso di incidente. Stessa cosa avverrà sulla corsia di marcia della carreggiata ovest (direzione L'Aquila). L'aumento della sicurezza, anche negli interventi, era uno dei punti nodali sanciti già nelle primissime riunione tecniche. L'altra importante novità riguarda la velocità di marcia e la distanza che dovrà necessariamente essere rispettata. Il limite sarà di sessanta chilometri orari per tutti i tipi di veicoli.
TEMPI
E' stato introdotto il divieto di sorpasso, anche in questo caso valido per tutti i mezzi. E' di cinquanta metri, invece, la distanza minima che obbligatoriamente andrà tenuta tra un mezzo e l'altro. I tempi di percorrenza dell'attraversamento, con queste misure in atto, passeranno dai 5/6 minuti attuali a 10 minuti. La scelta di ridurre il transito su una sola corsia servirà a garantire il libero accesso dei mezzi di soccorso in caso di incidente, evitando dispersione di materiali liquidi e possibili sversamenti. Nell'indagine della Procura, infatti, sono stati evidenziati punti di contatto tra le strutture autostradali e la falda acquifera. In questo modo si cercherà di mitigare il rischio.
CONTROLLI
Attualmente il traforo è controllato da una Centrale Operativa (Centro Monitoraggio Impianti), presidiata 24 ore su 24 da tecnici specializzati e, dal 2003, è attivo un servizio di pronto intervento, con un presidio fisso 24 ore su 24, in grado di garantire il primo soccorso in ogni situazione di emergenza e in particolare in caso di incendio. All'uscita della galleria, sia in direzione L'Aquila che in direzione Teramo, sono presenti due postazioni delle squadre antincendio di Strada dei Parchi, la Gsa/Pgs, pronte ad intervenire in qualsiasi momento grazie anche all'ausilio delle moto provviste di idrante. La galleria è sorvegliata da 102 telecamere, attive 24 ore su 24. All'interno della galleria sono presenti 18 by-pass muniti di portoni tagliafumo, 407 idranti antincendio uno ogni 50 metri e 67 postazioni SOS, di cui una ogni 300 metri dotate di Sos fonico ed estintore.