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Pescara, 23/07/2024
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Data: 19/05/2019
Testata giornalistica: Il Centro
Verso le amministrative (Pescara) - E sul traffico in città scintille tra i candidati. Incontro promosso dalla Cgil: scontro Sclocco-Civitarese. Costantini e Teodoro: battaglia sulla sanità. «Occasione persa per Carlo Masci». Civitarese, ex assessore della giunta uscente, ha accusato la maggioranza di centrosinistra di «non voler fare ciò che aveva già votato e cioè di realizzare il progetto di trasporto pubblico di massa su sede propria. Io mi ci sono rovinato il fegato e mi sono dimesso, e ora queste persone appoggiano Sclocco»

PESCARA L'avvio del confronto è stato morbido, parlando di appalti, di contrattazione di anticipo e di relazioni sindacali. E sono tutti d'accordo sul rispetto di leggi e protocolli. Ma un po' per volta i toni dei candidati sindaco si sono accesi, e ciascuno ci ha tenuto a sottolineare alcuni principi su temi ben precisi, anche se non erano tutti presenti, al dibattito promosso ieri mattina dalla Cgil. Sono stati invitati solo sette degli otto aspiranti alla carica di sindaco: hanno scelto di non esserci Carlo Masci, candidato del centrodestra, ed Erika Alessandrini, del Movimento 5 stelle (impegnata in una conferenza stampa di presentazione di una parte del programma). E Mirko Iacomelli di CasaPound, ha precisato il segretario Luca Ondifero, non è stato neppure convocato perché è espressione di «un movimento border line rispetto ai principi costituzionali».I temi del confronto sono stati dettati proprio dal sindacato - con Ondifero hanno formulato le domande Paolo Castellucci, Patrizio Gobeo e Francesco Crivelli. Ai candidati è stato chiesto di esprimersi non solo sui temi che riguardano direttamente il lavoro ma anche su integrazione, sul Dea di secondo livello, e poi su mobilità sostenibile, corsie preferenziali (Pescara è tra le ultime città in Italia per questa voce), necessità di credito che si avverte sul territorio e ricchezze della Fondazione Pescarabruzzo da spendere. Tra Marinella Sclocco, candidato del centrosinistra, e Stefano Civitarese, candidato di Coalizione civica, le scintille sono partite sui temi della mobilità. Civitarese, ex assessore della giunta uscente, ha accusato la maggioranza di centrosinistra di «non voler fare ciò che aveva già votato e cioè di realizzare il progetto di trasporto pubblico di massa su sede propria. Io mi ci sono rovinato il fegato e mi sono dimesso, e ora queste persone appoggiano Sclocco». Il candidato sindaco di centrosinistra ha risposto per le rime: «I consiglieri uscenti di centrosinistra sono anche nella lista di Civitarese», ha sottolineato. «Il punto è che lui insisteva sul senso unico su viale Marconi senza una vera partecipazione di residenti ed esercenti. E la rottura si è consumata lì, non sui grandi temi sui quali tutto il centrosinistra ha votato sempre compatto».
Tutti d'accordo pure sul mercatino etnico inaugurato di recente dal Comune, anche se per Gianluca Baldini, di Riconquistare l'Italia, il tunnel allestito per gli ambulanti extracomunitari è «una forma di segregazione. Ora, comunque, va avviato con tutti i controlli necessari», ha detto. Gianni Teodoro, di Scegli Pescara, ha assicurato che ne farà «4, di mercatini», perché «non è possibile che nel 2019 si parli ancora di integrazione». Poi ha contestato Matteo Salvini che «sta portando odio» e ha garantito che, una volta sindaco, eliminerà le spese «per ballerine e fuochi d'artificio, spostando quei fondi sul sociale». Sempre sul mercatino Sclocco ha sottolineato che «evidentemente il centrodestra preferiva la situazione di illegalità che c'era prima, con ambulanti posizionati in un posto abusivo e senza licenza».
Toccando il capitolo delle Naiadi (i lavoratori hanno assistito a una parte dell'incontro), Carlo Costantini, del polo civico "Faremo Grande Pescara", ha sottolineato «il fallimento della Regione, che è stato un ente troppo lontano rispetto a questa realtà e non ha esercitato i controlli durante l'esecuzione dei contratti. Chiederò alla Regione di assegnare la struttura in concessione al Comune». Sul tema della realizzazione a Pescara del Dea di secondo livello per Sclocco «va cercata una soluzione con il ministero, visto che qui manca solo la Cardiochirurgia e quindi si potrebbe pensare, ad esempio, di spostare alcuni professionisti da Chieti. Altrimenti va cambiato il decreto», cioè le condizioni di base. Ma Costantini è certo che «la politica non riuscirà a decidere per cui farò una diffida alla Regione e poi andrò al Tar o al ministero per la nomina di un commissario». Il Governo, per Civitarese, «potrebbe sostituirsi alla Regione», su questo fronte, mentre Teodoro è già pronto a «protestare con la popolazione sotto l'ufficio di Marsilio se non procederà con l'assegnazione a Pescara».

«Occasione persa per Carlo Masci»

«Abbiamo apprezzato come Filcams Cgil di Pescara l'impegno assunto dai cinque candidati sindaco presenti all'incontro in Cgil sul tema degli appalti e sulla contrattazione di anticipo. Ma riteniamo che Carlo Masci, candidato sindaco del centrodestra, abbia perso una buona occasione per esprimersi a questo riguardo, in particolare per il settore della refezione scolastica». A parlare è Alessandra Di Simone, segretaria generale della Filcams Cgil Pescara che ieri mattina ha assistito al confronto promosso dal sindacato insieme alle lavoratrici delle mense scolastiche della città. Le addette a questo settore «speravano e si aspettavano la presenza di tutti e avrebbero voluto delle rassicurazioni da chi si candida a guidare la città, cioè un impegno politico» ad occuparsi di loro che poi dovrà diventare «un impegno amministrativo».

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