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Data: 19/05/2019
Testata giornalistica: Il Centro
Zona economica speciale. Gli imprenditori «Va migliorata»

VASTO Benefici in termini fiscali e tributari ma soprattutto servizi e procedure snelle per accompagnare gli investimenti. Sono i vantaggi che la Zona economica speciale (Zes) offre alle aziende che ricadono in questi territori. Opportunità che alle aziende vastesi è stata negata. Comprese le multinazionali. In Polonia ci sono 14 Zes e in generale nei Paesi dell'Europa dell'est le industrie sono avvantaggiate. Ed è questo uno dei motivi di malcontento dei colossi industriali che guardano all'estero con sempre maggiore interesse. Per questo AssoVasto, che alla vigilia delle regionali era salita sulle barricate, ora è in costante contatto con il nuovo governo. «Stiamo mantenendo», dice il direttore di AssoVasto, Giuseppe La Rana, «un'interlocuzione con la Regione al fine di migliorare quantitativamente e qualitativamente la perimetrazione approvata dalla precedente giunta». La planimetria sulla Zes a Punta Penna, pubblicata con una delibera della Regione alla vigilia del voto, lasciò tutti sconcertati. Le aziende espressero subito rammarico e preoccupazione per il trattamento ricevuto. La planimetria discussa con il Comune era ben diversa. In sostanza l'ex giunta regionale indicò come area Zes a Punta Penna solo 54 ettari, anziché almeno 300 come si aspettavano alcuni. «Su 54 ettari, 14 sono a ridosso del porto, 40 ettari riguardano solo aree occupate da fabbricati in disuso e zone archeologiche. Vasto, come San Salvo auspicano opportunità di sviluppo». Gli industriali condividono opinioni e timori espressi anche dagli amministratori di San Salvo, per le scelte penalizzanti per Piana Sant'Angelo. Gli industriali sperano che le loro ragioni vengano presto recepite e raccolte.

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