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Data: 21/05/2019
Testata giornalistica: Il Centro
Regioni libere di esonerare dal bollo. Per la Consulta l'unico vincolo per gli enti è quello di non aumentare la pressione fiscale oltre i limiti fissati dal legislatore

ROMA Le Regioni sono libere di introdurre esenzioni fiscali sul bollo auto: unico vincolo, non aumentare la pressione fiscale oltre i limiti fissati dal legislatore statale. Lo ha deciso la Corte costituzionale, che è tornata a pronunciarsi su una materia su cui si era già espressa in passato, ma con la sentenza appena depositata, relatore il giudice Luca Antonini, è andata a precisare la propria giurisprudenza in materia. La questione relativa al bollo auto si è posta all'interno di un contenzioso sorto tra la Commissione tributaria provinciale di Bologna e la Regione Emilia-Romagna. Una querelle riguardante il pagamento della tassa automobilistica regionale per autoveicoli e motoveicoli con anzianità tra i 20 e i 30 anni, classificati d'interesse storico o collezionistico, che è stata rimessa ai giudici costituzionali. Ma la decisione della Consulta assume una valenza più ampia, perché potenzialmente può riguardare tutti i veicoli. In sostanza, hanno chiarito i giudici delle leggi, alle Regioni è consentito stabilire eventuali categorie di veicoli che siano esentate dal pagamento del bollo. Per contro, viene imposto un unico limite: non si può alzare la pressione fiscale oltre il tetto fissato a livello statale.«Oggi - ha commentato il vicepremier Luigi Di Maio - una sentenza della Corte Costituzionale ha stabilito che le Regioni sono libere di introdurre esenzioni fiscali sul bollo auto. Una buona notizia perché il bollo auto è una tassa ingiusta. Se compri la macchina la macchina è tua». Positiva anche la valutazione di Davide Caparini, assessore in Lombardia e coordinatore degli assessori regionali al Bilancio, secondo il quale «la sentenza va nella direzione di quanto chiediamo con l'autonomia. Finalmente - aggiunge Caparini - possiamo gestire anche se in parte quello che è un tributo regionale. Siamo quindi liberi di prevedere vari tipi di agevolazione, unico limite è ovviamente la compatibilità con il bilancio».Il bollo auto produce un gettito molto consistente. Secondo i calcoli effettuati su dati Istat dalla Uecoop, l'Unione europea delle cooperative, il bollo auto si traduce in una stangata su famiglie e imprese da 6,7 miliardi di euro, cifra che indica un balzo del +17,7% in cinque anni. Fra il 2013 e il 2017 - spiega Uecoop - le tasse pagate dagli italiani per la macchina sono aumentate al ritmo medio di oltre 200 milioni di euro l'anno. In uno studio realizzato nel 2016, il Servizio Politiche Territoriali della Uil aveva calcolato che in media la spesa per il bollo auto è pari a 147 euro l'anno per ogni veicolo in circolazione: la media più alta di gettito per singolo veicolo spettava, in base al report, alla Toscana con 189 euro, mentre la più bassa si era registrata in Sardegna, con 86 euro. Quanto agli introiti, la Uil calcolava che quelli derivanti dal bollo avevano un' incidenza dell' 11,7% sul totale delle entrate da imposte e tributi propri delle Regioni: al top le entrate della Lombardia, con 849 milioni. Ora le regioni avranno mano più libera.

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