«La Commissione non aggiudicò alcuna gara ma eseguì una verifica di ammissibilità delle offerte». Così in un passaggio i motivi del collegio del Tribunale, presieduto da Alessandra Ilari, che nel gennaio scorso ha assolto con formula piena dalle accuse di abuso di ufficio, l'ex dirigente comunale Renato Amorosi, il funzionario municipale Giuseppe Galassi e Raffaella Marciani dell'Enac, assistiti dagli avvocati Stefano Rossi, Angela Marinangeli e Francesca Caccia. La vicenda riguarda l'affidamento della gestione ventennale dello scalo aquilano di Preturo al raggruppamento temporaneo di impresa (Rti) costituito da Express Srl e Consorzio Innovative Solution Italy che aveva ricevuto dal Comune per il primo triennio la somma di 588 mila euro. Secondo le ipotesi iniziali dell'accusa il bando sarebbe stato viziato da una serie di irregolarità amministrative che avrebbero portato un vantaggio economico. Accuse poi smentite nel corso del processo tanto da aver indotto lo stesso pubblico ministero a chiedere e ottenere l'assoluzione con formula piena per i tre imputati. Nei motivi assolutori, il collegio del Tribunale ha rimarcato come la sola polizza fideiussoria presentata dalla società Express fosse comunque conforme alla disciplina in materia, avendo ricoperto la stessa società la figura di obbligato principale, e quindi di garante anche per l'altra società in facente parte del Rti. Sui presunti mancati requisiti che avrebbero dovuto indurre la Commissione ad escludere la Rti, il collegio facendo proprie la testimonianze di impiegati dell'Enac, durante il processo, ha evidenziato come un teste sempre dell'Enac fosse caduto in errore, visto che la Express nel 2008 (il bando di gara è del 2011) era già titolare delle certificazioni Enac.