L'AQUILA Dopo quasi vent'anni di gestione, la società M&P è fuori dal megaparcheggio di Collemaggio. «Il Comune procederà senza indugio a riacquisire la struttura».A dichiararlo è l'assessore alla Mobilità, Carla Mannetti, che ha condotto una lunga battaglia per arrivare alla definizione di una vertenza che si trascina da anni. Ieri, la decisione del Tar, che ha respinto la richiesta di sospensiva presentata dalla Mobilità e parcheggi, dei fratelli Mauro e Lorenzo Santilli, contro il provvedimento del Comune dello scorso 11 aprile, con il quale veniva revocata la concessione del terminal di Collemaggio e dei parcheggi a raso. L'amministrazione comunale rientrerà in possesso della struttura in tempi brevissimi: «Il primo atto sarà la predisposizione del verbale di consistenza per il passaggio di consegne», fa sapere Mannetti. «Riprendiamo in carico il parcheggio, che verrà gestito dal Comune con il supporto delle partecipate, in attesa del nuovo bando di gara. Abbiamo in mano una struttura dalle svariate potenzialità, quasi sempre vuota. Studieremo delle misure per incentivarvi la sosta e riattiveremo il tapis roulant». Il Comune ha contestato alla M&P mancati pagamenti per 1 milione e 700mila euro, mentre il gestore aveva avanzato una richiesta di risarcimento danni di 14 milioni di euro. E proprio il debito accumulato dalla società è alla base delle decisioni del Tar. «I motivi del ricorso», si legge nell'ordinanza, «non appaiono suscettibili di una ragionevole previsione di un esito favorevole, in quanto la concessionaria ha perduto il requisito soggettivo della regolarità fiscale, per effetto del mancato pagamento di tributi definitivamente accertati, per somme di importo assolutamente consistente e non risulta abbia onorato i canoni concessori, pari al 20% delle somme, comunque, incassate a partire dal 2009, anno di sospensione parziale della concessione, ma ha solo opposto una pretesa compensazione di oneri per interventi di manutenzione che, peraltro, non risultano autorizzati dalla stazione concedente».Il Tar ha inoltre rilevato come «a fronte dei tentativi dell'amministrazione di riattivare la convenzione, la società ha mantenuto un atteggiamento dilatorio e non ha formalizzato alcuna risposta».Quanto alla richiesta del danno, secondo il Tar, «nel bilanciamento dei diversi profili coinvolti, tra l'interesse meramente economico della M&P, e l'interesse pubblico, al regolare andamento del servizio, non solo relativamente al terminal bus di Collemaggio ma sull'intero territorio, appare prevalente quest'ultimo».«Un'ordinanza chiarissima», commenta Mannetti. «La M&P deve al Comune circa 370mila euro per i proventi delle tariffe del parcheggio e circa 1 milione e 400mila euro di tributi. A tutto ciò si aggiungono le condizioni di degrado in cui versa il megaparcheggio».