PESCARA Sono 1.211.204 gli abruzzesi che oggi sono chiamati al voto per eleggere i propri rappresentanti al nuovo Parlamento europeo. Di questi 591.635 sono elettori di sesso maschile e 619.569 di sesso femminile, distribuiti sulle 1.633 sezioni allestite nei 305 comuni della regione. I comuni nei quali assieme alle europee si svolgono anche le elezioni amministrative sono 99, di cui tre con popolazione superiore a 15mila abitanti (Pescara. Montesilvano e Giulianova), per i quali è previsto un eventuale secondo turno di ballottaggio. Per quanto riguarda le elezioni europee, l'Abruzzo è inserito nella Circoscrizione Sud della quale fanno parte Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria. Le liste presentate sono 15, con 19 candidati abruzzesi che aspirano a un seggio all'Europarlamento. La Circoscrizione Sud, complessivamente, elegge 17 eurodeputati (18 in caso di Brexit). I seggi spettanti all'Italia sono invece 73 (che potrebbero diventare 76 nel caso il Regno Unito uscisse effettivamente dall'Europa dei 28). Le urne si aprono questa mattina alle 7 e si chiudono stasera alle 23. Lo spoglio per le Europee si terrà a partire dalla chiusura dei seggi. Lo scrutinio per le amministrative, invece, si svolgerà domani dalle 14, e comunque quando le sezioni avranno completato lo spoglio delle Europee.
Urne aperte oggi, per il rinnovo del Parlamento europeo, ma in 99 comuni abruzzesi sarà "Election day" per l'elezione dei sindaci e rispettivi consigli. Si può votare in diversi modi, seguendo alcune regole che cambiano in funzione del tipo di organismo da rinnovare. Se non si seguono queste regole il voto sarà dichiarato nullo. Vediamo cosa è permesso per il voto alle Europee
1) SENZA PREFERENZE. La prima opzione è quella dell'elettore che vuole votare una lista senza esprimere preferenze. In questo caso dovrà tracciare una X sul simbolo prescelto, senza indicare alcuna preferenza per un candidato particolare. In questo caso il voto sarà attribuito alla lista scelta.
2) CON PREFERENZA. Il voto per il rinnovo del Parlamento europeo prevede la possibilità di indicare fino a un massimo di tre preferenze. Si possono votare, quindi, uno, due o tre candidati. Vediamo come.
3) UNA PREFERENZA. Se si sceglie di dare il proprio voto a un solo candidato non ci sono particolari accortezze. Basta scrivere nome e cognome, o solo il cognome (se non ci sono casi di omonimia), sulla riga tracciata accanto al simbolo. Il voto andrà al candidato e alla lista prescelti.
4) DUE PREFERENZE. Chi vuole esprimere due preferenze, invece, deve stare attento, perché è obbligatorio indicare due candidati di sesso diverso. Se si votano due uomini, o due donne, la seconda preferenza sarà annullata e solo la prima sarà considerata valida.
5) TRE PREFERENZE. Il voto europeo consente di esprimere anche tre preferenze. Anche in questo caso, tuttavia, bisognerà assicurare il rispetto della rappresentanza di genere. Non si possono scegliere tre candidati dello stesso sesso, perché le ultime due preferenze verrebbero annullate. Si possono votare due uomini e una donna, oppure due donne e un uomo, ma bisogna sempre garantire la rappresentanza a entrambi i sessi.
VIETATO IL VOTO DISGIUNTO. Le elezioni europee non prevedono la possibilità di voto disgiunto. Chi decidesse di farlo, deve sapere che il voto sarà nullo.
L'ERRORE. È questa la vera novità delle elezioni 2019. Se un elettore si rende conto di aver sbagliato a esprimere il proprio voto, può avere una seconda scheda? Sì, informa il Ministero dell'Interno. «Secondo la più recente giurisprudenza», si legge sul sito, «l'elettore che si rende conto di aver sbagliato nel votare può chiedere al presidente del seggio di sostituire la scheda stessa, e di esprimere nuovamente il proprio voto.Il presidente gli consegnerà una nuova scheda, inserendo quella sostituita tra le schede deteriorate».Gli interessati possono prendere visione di questa novità direttamente sulle "Faq" (domande frequenti) sul sito del Ministero dell'Interno.
SPAZIO AI COMUNI. Le regole per l'elezione dei sindaci, e dei consigli comunali che li accompagneranno per la durata del mandato, sono diverse e cambiano in base alla grandezza del comune e quindi al numero di abitanti.
A) SOPRA I 15MILA. Nei comuni con più di 15.000 abitanti si può tracciare un segno solo sul candidato sindaco; in questo caso il voto viene attribuito soltanto al candidato sindaco; se si traccia un segno solo su una delle liste collegate al candidato sindaco il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista di candidati consiglieri.Se si sceglie un consigliere il voto va al prescelto, alla lista e al candidato sindaco.
SÌ AL VOTO DISGIUNTO. È possibile, attraverso il meccanismo del cosiddetto "voto disgiunto", scegliere il consigliere di uno schieramento e il sindaco dell'altro.
DOPPIO TURNO. È eletto sindaco al primo turno solo il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno). Se nessuno raggiunge quella soglia, si tornerà a votare domenica 9 giugno per il ballottaggio tra i due candidati più votati.
DOPPIA PREFERENZA. Solo nei comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti è possibile esprimere due preferenze per i candidati a consigliere comunale. Le preferenze devono riguardare due candidati di sesso diverso, pena l'annullamento della seconda.
B) SOTTO I 15MILA. Nei comuni fino a 15.000 abitanti si può tracciare un segno solo sul candidato sindaco, solo sulla lista collegata al candidato sindaco o anche sia sul candidato sindaco che sulla lista collegata al medesimo candidato sindaco: in ogni caso il voto viene attribuito sia alla lista di candidati consiglieri che al candidato sindaco collegato.
NO AL VOTO DISGIUNTO. Nei comuni con popolazione inferiore ai 15mila abitanti è vietato il voto disgiunto, pena l'annullamento della scheda.