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Pescara, 23/11/2024
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Data: 28/05/2019
Testata giornalistica: Il Centro
Masci: sarò sindaco di tutti, grazie a papà e a Carlo Pace. Abbraccia i figli e annuncia: «Riparto dalle periferie, riporterò il sole in città». Sclocco: faremo un'opposizione dura. La candidata del centrosinistra sperava nel ballottaggio. «Sono serena, avrò un bel gruppo»

PESCARA Non ha aspettato che passasse la notte. Carlo Masci, sindaco al primo turno, forte di un risultato «storico, strabiliante, eccezionale» con 32. 766 voti, il 51.33% delle preferenze, al Comune ci è andato già ieri sera, dopo le 23, e nella sala consiliare ha festeggiato con gli amici e i sostenitori. Un trionfo. Non ci sarà ballottaggio con la candidata del centrosinistra Marinella Sclocco che gli è stato sul fiato sul collo per tutta la durata dello spoglio elettorale. Una vittoria secca dedicata a «papà Claudio che voleva facessi politica, a Carlo Pace che ha creduto in me», alla moglie Antonella «che non sta bene». Una folla di qualche centinaio di persone lo ha atteso per ore nella sede elettorale di viale Bovio dove si è materializzato poco prima delle 22 travolto da applausi, abbracci, baci e cori «Carlo sindaco, Carlo sindaco». Sindaco. «Non ci ho voluto pensare oggi, ho atteso solo che arrivassero i risultati» ha messo le mani avanti. E poi si è abbandonato all'affetto del popolo delle liste civiche che gli ha spianato la strada verso Palazzo di città. Nella sala stracolma, l'abbraccio del presidente della Provincia Antonio Zaffiri, dell'assessore regionale Nicoletta Verì, ma anche di Raffaele Delfino, Ricardo Chiavaroli, Stefano Cardelli. Ha stappato lo spumante e, abbracciato ai due figli, Angela («quando giro il mondo mi dice sempre: scatta foto e annota, poi portiamo tutto a Pescara») e Fabio («gli ho promesso che se diventava sindaco mi sarei tagliato la barba, ora lo farò dopo 10 anni»)e al senatore Nazario Pagano, ha parlato. Un fiume di parole per delineare il futuro che comincia praticamente oggi: «Andrò in Comune molto presto. Parlerò con Marco Alessandrini e la giunta, si comincia subito». Periferie, mare, sicurezza, rilancio del commercio in una città «ripiegata su stessa». Attraverso Pagano gli sono arrivati i complimenti di Silvio Berlusconi che si è detto «felicissimo» della vittoria di Masci e ha promesso di chiamarlo oggi. Il sindaco «che ama Pescara», lo slogan coniato dall'agenzia di comunicazioni di Michele Russo, accanto a lui, ha risposto alle tante domande dei cronisti. Frastornato, felice, incredulo, ha dosato parole e miscelato pensieri con equilibrio: «I pescaresi ci hanno creduto e mi hanno accompagnato in questo cammino». Il passato è passato. Il ricordo doloroso del duello con Luciano D'Alfonso, perso nel 2003, è un ricordo sfumato dalla gioia del successo. Ma non dimentica: «Sì», ammette, «è la mia rivincita. Provo grande emozione, ma questa è la dimostrazione che nella vita si può sempre vincere. Grazie a Nazario e agli amici che hanno sofferto e gioito con me in questi anni». Passata la festa, c'è da pensare ai pescaresi. Tra gli obiettivi più ravvicinati «la stagione balneare da organizzare» e da plasmare materialmente il sogno della Grande Pescara. Non sarà facile, «ma io ho le spalle grosse, io sono la speranza dei pescaresi, riporterò il sole in città».Prima, però, c'è da fare la giunta: «Sarà una giunta competente e di altissimo livello creata in base al consenso ottenuto. Abbiamo dimostrato che uniti si vince». Su queste basi, Pescara, nelle intenzioni di Masci, «dovrà diventare «un laboratorio da prendere ad esempio di unità». Agli sconfitti chiede collaborazione: «Penso e spero di poter lavorare bene con loro. In questi mesi abbiamo fatto un percorso insieme, si sono rafforzate amicizie, sarò il sindaco della conciliazione». L'unico dispiacere? «La sconfitta del Pescara calcio». Per il resto, ieri sera c'era solo da «godersi questo momento». E oggi si comincia, all'alba di un giorno di gloria.


Sclocco: faremo un'opposizione dura. La candidata del centrosinistra sperava nel ballottaggio. «Sono serena, avrò un bel gruppo»

PESCARA I «complimenti» al nuovo sindaco Carlo Masci, e il desiderio di sedersi subito in consiglio comunale per una nuova esperienza, quella a Palazzo di città, che non ha mai vissuto fino ad oggi. È come sempre energica e positiva, Marinella Sclocco, candidato sindaco del centrosinistra, che ha creduto fino all'ultimo di poter sfidare Carlo Masci al ballottaggio, immaginando che gli altri aspiranti alla carica di sindaco raccogliessero maggiori consensi, erodendo i voti del candidato di centrodestra. La sua «è stata una campagna elettorale tutta in salita, un percorso difficilissimo», racconta. «Era inimmaginabile arrivare a sfiorare il ballottaggio», dice ancora mentre lascia il suo comitato elettorale, in tarda serata, mentre lo spoglio è ancora in corso. Come coalizione «siamo partiti tardi», visto che ha ricevuto l'investitura dal centrosinistra «a metà aprile. Praticamente siamo stati gli ultimi. E me la sono giocata fino alla fine, ma ero consapevole delle difficoltà, non ho mai pensato che fosse una cosa semplice. Quando l'impresa è difficile», come sembrava in questo caso, «fuggono tutti», riflette sempre Sclocco. «Ma io ho avuto a fianco delle persone (non professioniste della politica) che in questa occasione hanno fatto un passo avanti, hanno accettato di impegnarsi, si sono corciate le maniche per la città. E Pescara non può perdere queste persone», dice riferendosi ai componenti della lista «Sclocco sindaco», composta da molti volti nuovi («a parte Mirko Frattarelli e Maurizio Leone» che hanno un trascorso politico). Ieri sera, quando ha capito che non c'erano più margini per il ballottaggio, è apparsa serena. «E lo sono», ha commentato. «Sono lucida, non ho vissuto questa esperienza su una nuvola» e sa già che nei prossimi anni, come capo (o capa) dell'opposizione, avrà al suo fianco «un bel gruppo». Già se li immagina, gli anni a venire. «Sarò dura e intransigente, all'opposizione. Ci sono delle partite importanti da giocare, che possono essere vincenti per Pescara, ma anche pericolose. I pescaresi sanno quanto io tenga alla mia città e sarò dalla parte dei cittadini di ogni quartiere. Auguro buon lavoro a Masci: ha ben cavalcato l'ondata di destra che ha investito il paese ed è riuscito a coronare un sogno che inseguiva da lungo tempo».

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