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Pescara, 23/11/2024
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Data: 28/05/2019
Testata giornalistica: Il Centro
Teodoro fuori dopo 25 anni Catalano fa il record nel Pd. D’Incecco (Lega) il consigliere più votato, M5S guadagna un posto in più. Alessandrini (M5S) non fa drammi: difficile ottenere risultati migliori. Grillini all'opposizione: «Su sicurezza e riduzione delle tasse promesse fantasiose del centrodestra» (GUARDA I RISULTATI - TUTTE LE PREFERENZE E I CANDIDATI ELETTI)

PESCARADopo 25 anni sarà un consiglio comunale senza Teodoro quello appena nato. Non ce l'ha fatta Gianni, il candidato sindaco della lista di famiglia che prima ancora con Forza Italia, dal 1994 ha visto avvicendarsi tra i banchi dell'opposizione, della maggioranza e della giunta, i fratelli Piernicola e Gianni e la figlia di quest'ultimo, Veronica. Ma questa volta, con i suoi 1673 voti (pari al 2,62%) non solo non ce l'ha fatta, ma non potrà neanche essere, come spesso è successo l'ago della bilancia di un ballottaggio che non ci sarà.Come lui restano fuori dal nuovo consiglio comunale anche gli altri tre candidati sindaci Mirko Iacomelli (362 voti) di Casa Pound, Stefano Civitarese (1.623) di Coalizione Civica e Gianluca Baldini (492) di Riconquistare l'Italia. Entrano invece, gli altri tre sfidanti: Marinella Sclocco (centrosinistra, 14.600 voti) alla sua prima volta a Palazzo di Città, Erika Alessandrini (Movimento 5 Stelle, 8.262)) che bissa l'esperienza all'opposizione e Carlo Costantini (polo civico, 4.052 preferenze) che rientra a Palazzo di Città dove era già stato consigliere e presidente della commissione Urbanistica. Con loro, ecco chi entra nel nuovo consiglio comunale a maggioranza centrodestra targato Carlo Masci. Oltre al sindaco, sono 12 i consiglieri di opposizione e 20 quelli di maggioranza.Per la Lega entrano otto consiglieri: il neo consigliere regionale Vincenzo D'Incecco che alle comunali ha bissato il pieno di voti segnando anche il record di preferenze (1.023 voti), Marcello Antonelli consigliere uscente e assessore all'Urbanistica nella giunta Mascia, Gianni Santilli, Maria Rita Carota, Maria Luigia Montopolino, Salvatore Di Pino e Armando Foschi.Cinque i consiglieri di Forza Italia: l'ex sindaco Luigi Albore Mascia, l'ex assessore al bilancio con la giunta Mascia, Eugenio Seccia, Manuela Peschi, l'avvocato Claudio Croce e Isabella Del Trecco, già assessore con Mascia. È un bis per i tre consiglieri di Fratelli d'Italia Alfredo Cremonese, Fabrizio Rapposelli e Massimo Pastore, tutti consiglieri uscenti come Massimiliano Pignoli ex lista Teodoro che rientra con l'Udc. Con le civiche a sostegno di Masci entra anche Berardino Fiorilli (Amare Pescara), l'uscente Adamo Scurti e Simone D'Angelo alla sua prima esperienza in Comune ((Pescara Futura).Nel centrosinistra, oltre alla candidata sindaco Marinella Sclocco, ex assessore regionale, entrano la più votata Stefania Catalano (997 voti) segretaria della sezione Grimau, l'assessore uscente Giacomo Cuzzi, Piero Giampietro presidente della commissione Commercio dell'amministrazione Alessandrini, e il presidente del consiglio comunale uscente, Francesco Pagnanelli. Per la lista Sclocco sindaco riprende l'esperienza in consiglio comunale, dov'era entrato alla fine di marzo al posto del neo assessore Tonino Natarelli, anche il 31enne Mirko Frattarelli, segretario regionale dei Giovani Democratici, già segretario del circolo Enrico Berlinguer di Pescara nord. Con lui, con la lista Pescara Città Aperta rientra anche l'assessore uscente alla Cultura Giovanni Di Iacovo. Rientra in consiglio dopo tanti anni anche l'avvocato, ex deputato ed ex consigliere regionale Carlo Costantini, candidato del polo civico della Grande Pescara. Guadagna un consigliere in più rispetto alla passata consiliatura il Movimento Cinque Stelle che, oltre alla candidata sindaco e consigliere uscente Erika Alessandrini, vedrà seduti sui banchi dell'opposizione anche Giampiero Lettere, Paolo Sola e Massimo Di Renzo.


Alessandrini (M5S) non fa drammi: difficile ottenere risultati migliori. Grillini all'opposizione: «Su sicurezza e riduzione delle tasse promesse fantasiose del centrodestra»
Iacomelli (Casapound): «Non poteva andare diversamente, ma con Masci non cambierà niente»

PESCARA«Non era questo che ci aspettavamo, ma era difficile ottenere un risultato diverso rispetto alla tendenza nazionale». Erika Alessandrini, candidato sindaco del M5s, commenta il voto e attribuisce un peso notevole al «trend nazionale» che «si subisce, sia in positivo sia in negativo, e a Pescara l'andamento del voto è stato quello del resto del Paese, anche rispetto alla vittoria del centrodestra che è stata ottenuta non per merito del candidato sindaco, i cui consensi sono inferiori rispetto alle sue liste». Alessandrini è comunque «molto soddisfatta della campagna elettorale portata avanti con concretezza, con una squadra coesa e motivata. Ora siamo pronti a metterci al lavoro, già da domani, seppure all'opposizione. Cercheremo di portare avanti ugualmente il nostro lavoro e di vigilare sull'operato della maggioranza e sulle fantasiose promesse del centrodestra ai pescaresi, come l'impossibile riduzione delle tasse visto il predissesto o la bandiera blu entro questa estate o i droni per la sicurezza, che in realtà non possono volare in città. E continueremo a tenere alta l'attenzione sulle periferie, senza sosta». Ma il Consiglio di cui farà parte sarà diverso rispetto all'ultimo «perché scompare Gianni Teodoro dopo 30 anni e scompaiono alcuni nomi eccellenti, tra cui consiglieri e assessori uscenti del Pd». Tra gli esclusi c'è Stefano Civitarese, candidato sindaco di "Coalizione civica". «Eravamo gli outsider, quindi siamo andati bene, siamo abbastanza soddisfatti: sarebbe stato bello entrare ma era difficile» anche tenendo conto che è stata «una campagna elettorale senza mezzi e con poco tempo a disposizione, per cui molti non sono riusciti a conoscerci. Il risultato, quindi, è stato lusinghiero» e il progetto è quello di «andare avanti» lavorando su «alcuni temi a noi cari». Civitarese parla poi del «trend nazionale» che avverte «abbastanza sconsolante» e lancia un messaggio al nuovo sindaco, Carlo Masci. «È un'ottima persona e spero che riesca a prevalere sulle pulsioni e sulle spinte di chi lo accompagna». Guardando alla coalizione di centrodestra che si è affermata con il voto di due giorni fa, Civitarese si dice «un po' preoccupato dalla Lega», ma augura comunque a Masci di «fare bene». Ce l'ha «messa tutta», Gianluca Baldini, candidato sindaco di "Riconquistare l'Italia". «Non mi aspettavo di andare oltre l'1%, non credevo fosse possibile, anche perché in lista c'erano tante persone militanti in provincia. Anche se, sinceramente, mi sarebbe piaciuto andare meglio». È comunque certo di aver raggiunto un risultato. «Volevamo arrivare alla gente, intercettare nuovi militanti, e ci siamo riusciti, perché si sono iscritte delle persone che saranno all'assemblea nazionale del 9 giugno. E ora vorrei costruire un percorso per crescere anche su Chieti e Teramo». La sua esperienza politica non si conclude qui, per le amministrative: «Mi ricandiderò, tra 5 anni», annuncia dopo neppure 24 ore dalla chiusura delle urne.Subito dopo aver visto i risultati delle europee ha immaginato come sarebbe andata, Mirko Iacomelli, candidato sindaco di Casapound. «Mi aspettavo qualcosa in più, ma ho immaginato subito che l'aria si era spostata. Una bella mazzata», dice. E ora «torneremo a fare quello che abbiamo sempre fatto, alla nostra vita». Del risultato delle amministrative aveva previsto «tutto, con la vincita di Masci. Dopo l'amministrazione di sinistra non poteva andare diversamente. E con il centrodestra non cambierà niente».

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