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Data: 28/05/2019
Testata giornalistica: Il Messaggero
Elezioni amministrative 2019 (Montesilvano) - La Lega sfonda: De Martinis eletto al primo turno

MONTESILVANO È stata una vittoria al di sopra di ogni aspettativa, per quanto fosse già il favorito alla vigilia, quella del candidato sindaco di centrodestra Ottavio De Martinis che ieri sera, quando le sezioni scrutinate erano ancora 46 su 52, già brindava nel suo comitato elettorale di viale Europa forte del 67% di preferenze (con 15.490 voti) rispetto agli sfidanti che al suo cospetto hanno riportato risultati neanche paragonabili.
Il candidato del centrosinistra Enzo Fidanza, supportato da Pd e Montesilvano annozero, si era provvisoriamente fermato solo al 17,34% (con 4.009 voti), mentre il candidato del Movimento 5 stelle Raffaele Panichella era ancora più indietro al 15,66% (con 3.620 voti). Dati che fotografano una situazione ormai cristallizzata con il sindaco in pectore De Martinis, sostenuto in maniera compatta da una coalizione composta da Forza Italia, Fratelli d'Italia, Montesilvano in Comune e soprattutto dalla sua Lega che, da sola, ha ottenuto il 30,4% delle preferenze poco sotto il 36,11% fatto rilevare alle elezioni europee: «È un successo al di là di ogni previsione- commenta entusiasta De Martinis -, che dà merito alla mia persona in quanto la gente ha riconosciuto in me un candidato appassionato, innamorato della sua città, che ha fatto della presenza sul territorio il suo elemento distintivo. E poi le persone hanno apprezzato il nostro programma elettorale, così come il lavoro svolto dall'amministrazione uscente di centrodestra che sarà un ottimo punto di partenza per far sì che Montesilvano, così come avveniva negli anni 80 e 90, torni ad essere una grande città turistica».
LA GRANDE PESCARA
Con l'approssimarsi della stagione balneare, sarà proprio questo il primo impegno del neosindaco leghista, mentre il successivo sarà quello di affondare la Grande Pescara: «Un progetto che avverserò- assicura-, perché non è vincente per il nostro territorio, mentre potremo ragionare sulle opportunità da cogliere insieme a Pescara e Spoltore, senza cancellare due città con un colpo di spugna. Questo perché la creazione della città allargata non porterà i tagli ai costi della politica sperati, né tantomeno ci saranno i finanziamenti a pioggia sbandierati da qualcuno. Anche il modesto risultato ottenuto a Pescara da Carlo Costantini, che della Grande Pescara è stato il promotore, dimostra che il progetto non è vincente». Fin da oggi De Martinis lavorerà alla composizione della Giunta: «Ragioneremo insieme alla politica, partendo dai dati elettorali- avverte-, ma non do niente per scontato perché ci saranno settori e competenza che meriteranno una professionalità piuttosto che un'altra».
GLI SFIDANTI
Lo sfidante Fidanza non è sorpreso del risultato, ampiamente atteso: «Noi non abbiamo corso per vincere - spiega il candidato sindaco di centrosinistra -, ma abbiamo approfittato di un'occasione unica per rinnovare la classe dirigente, grazie a tanti giovani candidati per la prima volta. Se avessimo voluto puntare sui numeri, avremmo potuto candidare di tutto e di più, come hanno fatto gli altri. Ora, dopo 12 anni di governo di centrodestra senza opposizione, faremo un'opposizione vera e costruttiva stimolando l'adozione di misure quali l'abolizione del gettone di presenza e l'adozione della tassa di soggiorno». Il candidato sindaco pentastellato Raffaele Panichella, invece, puntava a risultati migliori: «In campagna elettorale- ammette - avevamo percepito un vento diverso, un interesse maggiore per il nostro programma, ma correndo da soli- finché non cambieranno le regole del gioco- sarà sempre difficile. Ora, all'opposizione punteremo su iniziative quali la creazione di progetti per impegnare coloro che usufruiscono del reddito di cittadinanza, ridando decoro alla città». Dovrebbero essere 9 i seggi a disposizione del Pd e del M5S in Consiglio comunale.

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