Il trasporto pubblico locale in Molise è pervaso, come è noto, da una profonda crisi che investe l’intero settore senza che nessuna delle amministrazioni che si sono susseguite negli anni alla guida della Regione, sia riuscita a venirne a capo nel tentativo di favorire quell’agognato processo di riforma oggetto purtroppo esclusivamente di timidi e sistematici annunci propagandisti. Nel frattempo sin dal 1997 ovvero dal conferimento alle Regioni e agli Enti locali di funzioni e compiti in materia di trasporto pubblico locale, abbiamo assistito ad un costante decadimento del settore imputabile inequivocabilmente a responsabilità politiche regionali che nel corso degli anni hanno progressivamente rinunciato nei fatti ad esercitare il ruolo e le competenze che caratterizzano per l’appunto il D.Lgs. 19 novembre 1997, n. 422. In questa Regione, in definitiva, non si è mai realizzato quel sistema coordinato ed integrato dei trasporti, esplicitamente previsto tra le finalità del citato Decreto Legislativo, in grado di promuovere e favorire uno equilibrato ed economico sviluppo dell'intero territorio regionale, concorrendo altresì alla salvaguardia dell'ambiente ed alla qualità della vita nelle aree urbane. Così come sono venuti meno in questi lunghi anni, quei principi di efficienza e di economicità finalizzati alla razionalizzazione e l'efficacia della spesa, preferendo invece conservare assetti monopolistici nell'assegnazione dei servizi e bypassando, di fatto, sia le regole di concorrenzialità che le procedure concorsuali nella scelta del gestore mai introdotte in Molise. Un'altra palese responsabilità imputabile alla politica regionale, oggetto peraltro di una recente e specifica pubblica ammissione da parte dello stesso Assessore ai trasporti (e dei Dirigenti regionali preposti al settore), è riconducibile alla mancanza di un efficiente e rigoroso sistema di monitoraggio dei servizi nonché dei contratti di servizio stipulati con i gestori a cominciare dall'obbligo di applicare norme nazionali e contratti collettivi di lavoro ai dipendenti e tra questi obblighi, è bene rammentarlo, vi sarebbe anche quello di corrispondere regolarmente la retribuzione al personale dipendente. E a proposito della regolare applicazione dei contratti collettivi di lavoro, vogliamo manifestare con un esempio concreto il rapporto non certo costruttivo avuto in questi anni con l'Associazione datoriale Anav che, almeno sulla carta, dovrebbe rappresentare la globalità delle 29 imprese (tutte di natura privata) che garantiscono il trasporto pubblico locale in Molise. Premesso che l'ultimo accordo regionale sottoscritto con un'associazione datoriale risale al 22 marzo 1989 e seppur dai contenuti ovviamente risibili in relazione alla collocazione temporale di sottoscrizione, abbiamo il fondato timore che non tutte le imprese lo stiano applicando e in alcuni casi non viene riconosciuto a tutti i lavoratori della stessa impresa. Lo scorso 14 marzo 2018, a seguito di una specifica richiesta inoltrata dalle scriventi Segreterie Regionali alle rispettive Segreterie Nazionali rispetto alla corretta applicazione da parte delle aziende di trasporto molisane dei Contratti Collettivi e degli accordi nazionali in materia di emissione, verifica e controllo dei titoli di viaggio, fummo convocati presso la Sede dell'Anav nazionale e condividemmo un verbale nel quale vennero assunti specifici impegni (anche circostanziati dal punto di vista temporale) al fine di dirimere in ambito territoriale la controversia concernente la vendita, il controllo a vista e la verifica dei titoli di viaggio, un’attività peraltro svolta in condizioni di insicurezza in relazione al contemporaneo obbligo di effettuare fermate di servizio non legalmente autorizzate e in violazione delle norme previste dal codice della strada. Nel verbale di che trattasi venne altresì stabilito di proseguire il confronto in ambito territoriale e di procedere ad una nuova verifica in ambito nazionale da espletarsi entro il 31 maggio dello stesso anno. A distanza di oltre un anno e a fronte di impegni regolarmente disattesi, ivi compreso l'infruttuoso incontro in ambito locale tenutosi il 7 giugno 2018 con il quale l'Anav Molise si è chiamata fuori da qualsiasi responsabilità, le scriventi Segreterie Regionali hanno nuovamente interpellato le Segreterie Nazionali chiedendo, un ennesimo tavolo di conciliazione (art.1 lett. B – A.N. 28 novembre 2015) con tutte le Associazioni datoriali firmatarie della contrattazione Collettiva . Tuttavia anche dalla nuova riunione convocata giovedì 23 maggio 2019, sempre presso la sede nazionale Anav e alla presenza del presidente della sezione territoriale Anav Molise, non sono emerse novità sostanziali sia rispetto alla corretta applicazione delle norme di cui all’art. 36 dell’Accordo Nazionale 28 novembre 2015 che al coinvolgimento della Regione Molise (allegato C). Le Segreterie Regionali Filt Cgil – Fit Cisl – Uiltrasporti – Faisa Cisal e Ugl autoferrotranvieri, nel ritenere che la mobilità sostenibile da svolgersi peraltro in condizione di sicurezza, costituisca ancora oggi un diritto costituzionalmente garantito anche per quei cittadini che hanno avuto "la malasorte" di essere nati o di essere residenti in Molise e nel ritenere altresì che le norme contrattuali debbano essere esigibili a prescindere sei i lavoratori autoferrotranvieri operino in Molise o in una diversa Regione italiana, sollecitano con la presente e, come da oggetto, l’attivazione di un urgente tavolo prefettizio alla presenza delle Istituzioni regionali e dell’Associazione Datoriale. La presente richiesta è valida anche come I^ fase delle procedure di raffreddamento ai sensi della Legge 146/90 e della disciplina di settore.