Quella che vi raccontiamo è una storia incredibile e vergognosa ma vera. Una storia che ha messo in discussione per diverse ore la trasparenza e la certezza del risultato elettorale al Comune di Campobasso. Ecco i fatti : Il dato definitivo giunto in Prefettura alle tre di notte, dopo tredici ore di scrutinio, aveva ribaltato la volontà degli elettori i quali avevano scelto, con il loro voto, per il ballottaggio Maria Domenica D\'Alessandro per il centrodestra e Roberto Gravina per il M5S. Il dato ufficiale invece indicava al secondo posto il candidato del centrosinistra Antonio Battista il quale, peraltro, intorno alle ore 22 aveva già ammesso pubblicamente di essersi collocato alle spalle di Roberto Gravina. Il giallo è rimasto tale sul sito ufficiale della Prefettura di Campobasso e del Ministero dell\'interno dalle tre alle nove del mattino cioè fino a quando la stessa Prefettura ha diffuso un ridicolo comunicato nel quale è scritto testualmente: \" Si comunica che i dati pubblicati dal Ministero dell\'interno riferiti ai risultati delle consultazioni per le elezioni del sindaco e del consiglio comunale a Campobasso sono stati rettificati dal Comune medesimo e tale rettifica è stata pubblicata sul sito ministeriale. La rettifica riguarda i voti riportati dai candidati sindaci secondo i dati di cui all\'allegato elenco\". Fin qui la nota della Prefettura di Campobasso che, di fatto, scarica tutte le responsabilità dell\'accaduto sul Comune. Orbene la realtà è totalmente diversa poiché il materiale consegnato dalla Prefettura al Comune di Campobasso, per la successiva distribuzione ai seggi, era in molti casi incompleto e, soprattutto, nelle tabelle di scrutinio, predisposte dalla Prefettura, non era prevista la possibilità di assegnare il voto disgiunto ai candidati sindaci. In sostanza la Prefettura di Campobasso ha consegnato tabelle di scrutinio non adatte al voto comunale ma solo a quello regionale dove la possibilità del voto disgiunto è stata abolita. Di certo nei prossimi giorni la notizia farà il giro sugli organi di stampa nazionali e di certo sarà l\'occasione per diffondere l\'ennesima barzelletta che sbeffeggera\' i molisani. Forse il Prefetto di Campobasso Maria Guia Federico, così solerte nel segnalare al governo una presunta illegittimità sulla legge regionale per l\'editoria (che invece interpretava correttamente una norma applicata in modo ingiusto dalla parte politica come già accertato dal Tar Molise), farebbe bene a chiarire la vicenda elettorale e se il caso a chiedere scusa agli elettori di Campobasso. Sarebbe anche il caso che il Prefetto di Campobasso Maria Guia Federico si dedicasse con più attenzione alle sue prerogative istituzionali tipiche quali la gestione delle elezioni, la sicurezza dei cittadini anche rispetto ad evidenti infiltrazioni malavitose e alla tutela dei lavoratori in difficoltà. A sua volta il Ministero dell\'interno farebbe bene a valutare la possibilità di sostituire Maria Guia Federico al vertice della Prefettura di Campobasso considerata anche la circostanza che nel suo precedente mandato alla Prefettura di Catania era stata etichettata dalla stampa come \"un abisso di incompetenze\". Il Molise non ha nessun bisogno di \"incompetenze\" importate disponendone già in abbondanza tra politici e dirigenti indigeni.