L'AQUILA Addio ai vitalizi d'oro. Addio anche a 446 vecchie leggi e ai macro compensi ai commissari. La scure che taglia le spese è entrata in azione ieri in consiglio regionale dove è stato approvato, all'unanimità, il progetto di legge che recepisce la legge nazionale, voluta dal governo gialloverde e concordata in sede di conferenza Stato-Regioni, che taglia i vitalizi adeguando l'ordinamento regionale alle disposizioni statali sulla materia.«Abbiamo introdotto un correttivo che riguarda la regolarizzazione contributiva di consiglieri e assessori, consentendo loro la possibilità di versare contributi Inps, su base volontaria, con gli stessi parametri utilizzati per i dipendenti della pubblica amministrazione», spiega Lorenzo Sospiri, presidente del consiglio. «È una norma che tutela quei lavoratori che in una fase della propria vita scelgono di svolgere il ruolo di amministratori della nostra Regione», continua Sospiri, «ma che comunque devono essere tutelati come lavoratori che, terminato il proprio mandato elettivo, torneranno alla propria professione, alla propria vita».Il provvedimento prevede il ricalcolo dei vitalizi in essere con una riduzione graduale che va dal 20 al 40% per i più importanti. Il capogruppo regionale del M5S, Sara Marcozzi, in una nota, sottolinea che la legge è stata approvata grazie all'intervento del Governo nazionale, «ed è stata restituita giustizia ai cittadini e tolto un privilegio immotivato. È una legge che viene approvata non grazie all'attuale maggioranza di centrodestra o, men che meno, a quella di centrosinistra della scorsa legislatura. Voglio ricordare che è dal settembre 2014, quando abbiamo presentato due proposte di legge a mia prima firma, che lavoriamo per arrivare a questo risultato», conclude Marcozzi.Passiamo al secondo maxi taglio: «Abbiamo abrogato 446 leggi regionali in diversi macrosettori di intervento che abbracciano un arco temporale che va dal 1973 al dicembre 1982», così dichiara Roberto Santangelo, vice presidente del Consiglio regionale, dopo l'approvazione della norma della quale è stato cofirmatario. «Snellire e razionalizzare l'ordinamento regionale, questo è stato l'obiettivo raggiunto», spiega Santangelo. «Grazie anche al lavoro certosino del nostro Servizio legislativo è stato possibile alleggerire il nostro ordinamento regionale da norme in parte superate o tacitamente abrogate», aggiunge Santangelo che ringrazia il presidente Sospiri «per essersi fatto promotore di questo importante progetto di legge».Infine, sempre in consiglio, c'è stato l'impegno, da parte del governo regionale, a regolamentare i Consorzi di bonifica, creando innanzitutto una uniformità di compensi dei vari commissari. Il tema, sollevato in consiglio da Daniele D'Amario (Forza Italia), che ha fatto riferimento all'indennità mensile di 6.700 euro del commissario del Consorzio di bonifica Centro (Chieti-Pescara), ha infatti trovato la risposta dell'assessore Emanuele Imprudente che ha constatato «lo stato di confusione che regna nei consorzi», ed ha concluso: «È questo il momento opportuno per una legge di riordino».