Ha tutte le carte in regola, si legge nella delibera del direttore generale facente funzioni. Lui sì, le altre due candidate, guarda caso, proprio no. Così, Bonifacio Liris, fratello dell’ex vice sindaco dell’Aquila e ora assessore regionale al Bilancio e alle Aree interne e del cratere Guido Quintino di Fratelli d’Italia, è stato stabilizzato e ha avuto un contratto a tempo indeterminato nella Asl dell’Aquila dove lavora dal 16 maggio del 2012 nel Servizio prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro con qualifica di collaboratore amministrativo professionale.
Sbaragliate le avversarie Teresa Aita e Rosanna Amatucci che secondo il direttore sanitario Maria Simonetta Santini, non avevano i titoli per aspirare alla stabilizzazione in quanto hanno lavorato “con contratto di lavoro autonomo di natura coordinata e continuativa e non già con contratto a tempo determinato come espressamente previsto dal bando”, e con incarichi prevalentemente di natura dirigenziale, Bonifacio, solo lui, è alla fine risultato “in possesso dei necessari requisiti per l’accesso alla stabilizzazione di che trattasi”.
Di che trattasi, ci si chiede?
Di stabilizzazione del personale precario del comparto dei collaboratori amministrativi professionali, categoria D, proprio quello di Liris. Una stabilizzazione (per un solo posto) che è ispirata dal superamento del precariato “mediante l’espletamento delle procedure di reclutamento speciale” e la riduzione di contratti a termine, e che è riservata a chi 1) risulta in servizio successivamente alla data di entrata in vigore della legge 124/2015 con contratti a tempo determinato anche per un solo giorno; 2) sia stato reclutato a tempo determinato attraverso concorso anche in amministrazioni pubbliche diverse; 3) abbia maturato almeno tre anni di servizio anche non continuativi, negli ultimi otto anni.
E insomma, al bando rispondono in tre, e sappiamo come è finita.
Bonifacio Liris avrà avuto tutte le carte in regola, sicuramente, per aspirare e ottenere la stabilizzazione. Ma in quanto a opportunità, ci sarebbe molto da discutere, e questo è un problema della Asl e della Regione.
ps: Anche se forse è accaduto di peggio: proprio qui all’Aquila qualche mese fa la moglie del sindaco Pierluigi Biondi, anche lui di Fratelli d’Italia, è stata reclutata nello staff del nuovo governatore di centrodestra Marco Marsilio. Della serie: predicano bene, benissimo. Ma poi.