ALBA ADRIATICA Le Ferrovie dicono no all'installazione della videosorveglianza nel sottopasso per i binari e dei tornelli all'ingresso della stazione. Due misure che erano state richieste dall'amministrazione comunale per aumentare il livello di sicurezza di uno scalo nel degrado, pericoloso per i pendolari e sede di consumo e spaccio di stupefacenti. «Al momento non sono in programma». Ha chiuso così il discorso, almeno per ora, Michele Cassone, responsabile manutenzione della direzione territoriale di Ancona di Rfi, del gruppo Ferrovie dello Stato, che è intervenuto ieri mattina con altri vertici della società e con l'amministrazione comunale in conferenza stampa, rimandando al futuro anche il corposo progetto di riqualificazione strutturale dello scalo di cui si parla da tempo e persino la manutenzione ordinaria, quest'ultima a causa di un contenzioso in corso presso il Consiglio di Stato. «Appena si sbloccherà il contenzioso, interverremo con piccoli ma utili interventi per il decoro e la funzionalità della stazione, dalla verniciatura al miglioramento dell'illuminazione passando per la sistemazione delle recinzioni, valutando anche l'ipotesi di spostare la biglietteria e modificare l'accesso ai binari», ha aggiunto il dirigente di Rfi, che sul problema di degrado e illegalità, ha aggiunto: «Si tratta di un problema sociale. Per quanto ci compete faremo la nostra parte, collaborando con le istituzioni». Rfi ha rivendicato inoltre di aver bonificato il fronte verde della stazione e di aver sgomberato il deposito di materiale ferroviario che offriva nascondigli per i malintenzionati. Poi di essere impegnato, con il Comune ed altri enti, nella realizzazione della velostazione di biciclette che sarà collegata alla pista ciclabile del lungomare, secondo il progetto MoveTe, e che nei piani aumenterà il movimento intorno allo scalo facendo da deterrente all'illegalità. Tra le diverse idee in fase di valutazione tra Comune e Rfi per aumentare la sicurezza, poi, c'è anche il rispolvero di una vecchia proposta: la messa a disposizione di un locale inutilizzato all'interno della stazione per farne presidio fisso per le forze dell'ordine o per altre realtà che possano garantire presenza e controllo. Per il momento, ad ogni modo, a tentare di arginare i fenomeni di illegalità nella stazione saranno i blitz delle forze dell'ordine, che potranno contare sul posto estivo di Polizia e sul potenziamento stagionale della caserma dei Carabinieri, e le misure messe in campo dal Comune, dal pattugliamento dei vigili urbani alla videosorveglianza sul lato strada dello scalo.