Altri lavori che fanno riaffiorare pezzi di storia. E che fanno sognare ritrovamenti concreti di porzioni della fortezza spagnola, eretta nella seconda metà del 1500 e abbattuta a fine Ottocento. Proprio in questi giorni, mentre sono in corso i lavori per il terzo binario, all'altezza della rotatoria del Rampigna, sono tornati alla luce gli archi del vecchio sottopassaggio della ferrovia, che nella sua costruzione poggiava proprio sui bastioni della fortezza, come testimonia ancora oggi il ponte di ferro. Un ritrovamento che ha riacceso le speranze di restituire alla città i bastioni e i relativi sotterranei, come per il bastione San Cristoforo, sopra al quale era stato costruito un distributore di benzina, smantellato questi giorni. Si attende l'avanzare dei lavori per esplorare l'area sottostante che potrebbe essere resa visitabile. «Le Ferrovie che stanno lavorando nella zona del Rampigna - spiega Giulio De Collibus dell'Archeoclub - ci mettono a disposizione un escavatore per un giorno. Nei prossimi giorni andremo alla ricerca di quest'altro bastione sotterrato, che dovrebbe trovarsi ad una decina di metri dall'arco riemerso, verso il fiume. Abbiamo già dei dati da rilevazioni con georadar che segnalano anomalie nella zona. La Soprintendenza interesserà anche il Comune».
Del resto a pochi metri da lì c'è già una traccia della fortezza, nascosta alla cittadinanza. «È una delle poche testimonianze rimaste in elevato - prosegue Giulio De Collibus -. Custodita negli spazi dell'ex officina Marino Collini. Il muro interno, si vede anche da fuori, è merlato. Si nota sbirciando dentro, magari con l'aiuto di una scaletta». Una porzione integra di bastione, dunque, nascosta, dimenticata e abbandonata, che potrebbe integrarsi con i ritrovamenti che chi sta seguendo il caso spera di effettuare. «Gli archi emersi ora - aggiunge Nicola Monti, presidente dell'associazione Prima Pescara - sono il basamento del cavalcavia che fu realizzato nel 1863, all'arrivo della ferrovia. Gli ingegneri ferroviari, nel giungere in quella zona, al posto di costruire un altro ponte, preferirono poggiare la struttura sul bastione. Secondo gli archeologi dunque, i sotterranei del bastione della fortezza dovrebbero trovarsi pochi metri più in là». La ferrovia dunque, quella del 1863 e quella di oggi, con i lavori che mirano a migliorare la tratta Pescara-Roma. La storia che poggia su altra storia e che guarda al futuro, anche con nuove scelte di mobilità. Al cantiere ferroviario verrà presto affiancato quello per la realizzazione di un nuovo ponticello ciclabile, per collegare il ponte di ferro ai tracciati ciclabili del cosiddetto quadrilatero. «In una prima fase il percorso ciclabile scenderà al livello stradale - spiegano dal settore mobilità del Comune - collegandosi intanto alla ciclabile di via De Gasperi e a quelle del quadrilatero. Poi, ma ci vorrà almeno un anno, arriverà il ponticello, una struttura leggera e di design».