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Data: 10/06/2019
Testata giornalistica: La Repubblica
Ballottaggi, i risultati: Ferrara dopo 69 anni va a destra. Livorno torna alla sinistra. M5s vince a Campobasso. In Molise prove di desistenza Pd-M5s?

Affluenza in netto calo: meno 16 punti rispetto a due settimane fa. I verdetti: centrosinistra tiene Prato e Reggio Emilia, ma cede Forlì e Vercelli. Salvini: "Straordinarie vittorie leghiste". Zingaretti: "L'alternativa a Salvini c'è". Il centrodestra, compreso il primo turno, guiderà sette comuni capoluogo in più rispetto alla scorsa legislatura

ROMA - Il verdetto più clamoroso di questi ballottaggi 2019 è quello di Ferrara (risultati definitivi): la vittoria di Alan Fabbri, centrodestra a guida leghista, anche se atteso dopo i risultati del primo turno, segna un passaggio di consegne dopo 69 anni di sindaci di sinistra. Un risultato che il leader leghista Matteo Salvini ha subito definito "straordinario" insieme a quello di Forlì (risultati), che era da 50 anni a sinistra. Al ballottaggio ha vinto il civico di centrodestra Gian Luca Zattini,

Ma se Ferrara e Forlì sono due brutti colpi per il centrosinistra, l'insieme dei risultati che arrivano dallo spoglio non sono così negativi per il Pd e i suoi alleati, in una fase elettorale che certo è d'oro per la Lega e il centrodestra.

Livorno (risultati definitivi) dopo 5 anni di governo pentastellato torna alla sinistra: il candidato del Pd Luca Salvetti ottiene ben più del 60%. L'altra città fino ad oggi governata dal M5s era Avellino: il nuovo sindaco è Gianluca Festa, sostenuto da liste civiche di area progressista, che ha battuto il candidato ufficiale del Pd per circa 600 voti.

Buone notizie per il centrosinistra da Prato (risultati), che rielegge Matteo Biffoni, da Reggio Emilia (risultati - eletto Luca Vecchi), Cesena (risultati - eletto Enzo Lattuca) e Cremona (risultati - eletto Gianluca Galimberti). A Verbania il testa a testa all'ultimo voto si è risolto a favore di Silvia Marchionini, sindaco di centrosinistra uscente (ha vinto per meno di 200 voti di scarto). E la coalizione guidata dal Pd riesce a 'scippare' la guida di Rovigo (risultati) al centrodestra con Edoardo Gaffeo.

D'altra parte il centrodestra 'scippa' a sua volta - oltre a Ferrara e Forlì - altre due città al centrosinistra: Vercelli (eletto Andrea Corsaro - risultati), e Biella (risultati), dove viene eletto Claudio Corradino. Il centrodestra conferma inoltre Foggia (risultati - eletto Franco Landella) e Ascoli Piceno (risultati) con Marco Fioravanti.

In Molise prove di desistenza Pd-M5s?
Forse i casi più interessanti arrivano però da Molise e Basilicata. A Campobasso (risultati) netta vittoria del candidato del Movimento 5 Stelle Roberto Gravina. Era l'unico capoluogo con un candidato pentastellato in corsa dopo la debacle del primo turno. Campobasso e l'altra città molisana al ballottaggio, Termoli, sono state al centro del dibattito politico per un presunto tentativo di patto di desistenza tra grillini e dem che avrebbe dovuto portare all'elezione di Gravina a Campobasso (avvenuta) e del candidato Pd a Termoli. Ma se desistenza c'è stata, ha funzionato solo a Campobasso visto che a Termoli ha vinto nettamente il candidato di centrodestra.

A Potenza (risultati) è stato eletto per 200 voti Mario Guarente del centrodestra (al primo turno aveva il 44,7%) battendo il candidato sostenuto da liste civiche Valerio Tramutoli (al primo turno si era fermato al 27%). Il fatto che lo spoglio sia stato a lungo un testa a testa è segno che su Tramutoli che partiva molto indiestro sono naturalmente convogliati i consensi del centrosinistra ma forse anche di parte dei pentastellati.

"Belle vittorie e belle conferme. Grazie a tutte e tutti. Grazie ha chi ha combattuto. L'alternativa a Salvini c'è ed è un nuovo centrosinistra. E siamo solo all'inizio". Così il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, commenta così su Twitter i risultati elettorali.

Comunali 2019, i numeri: il centrosinistra finisce a -6
Tra comuni conquistati, confermati, ribaltati, il verdetto ai punti per questa tornata di elezioni dice che il centrodestra a guida leghista è uscita al governo di più città di quante ne aveva fino al 25 maggio. Andiamo a guardare nello specifico, considerando anche i risultati del primo turno, partendo dai soli comuni capoluogo.


Il centrosinistra ha confermato: Firenze, Bari, Bergamo, Modena, Pesaro, Lecce (al primo turno) e Prato, Cremona, Cesena, Reggio Emilia, Verbania (ai ballottaggi). A cui va aggiunto Avellino, dove il candidato del Pd è stato sconfitto ma Festa è comunque un civico di area di centrosinistra.

In più il centrosinistra ha espugnato Livorno (era grillina) e Rovigo (al centrodestra).

Il M5s ha perso sia Livorno che Avellino, ma ha conquistato Campobasso (togliendola al centrosinistra).

Il centrodestra da parte sua ha confermato i primi cittadini di Perugia e Urbino al primo turno e Ascoli Piceno, Potenza e Foggia al ballottaggio. Ma soprattutto ha espugnato 7 comuni: Pavia, Pescara, Vibo Valentia, Ferrara, Vercelli, Forlì e Biella.

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