PESCARA La strada Pendolo è una delle incompiute lasciate in eredità dalla precedente amministrazione. Nel 2010, è stato inaugurato il primo tratto e dopo nove anni è ancora tutto fermo, nonostante siano già arrivati i soldi per completare l'opera. Per questo, giovedì scorso il neo sindaco Carlo Masci ha convocato una riunione con i tecnici per cercare di capire i motivi per cui non sono ancora partiti i lavori.«Il problema è l'acquisizione delle aree necessarie per realizzare i nuovi tratti del Pendolo», ha spiegato Masci, «ho chiesto ai tecnici di velocizzare il più possibile le procedure, studiando la possibilità di arrivare ad un accordo con i proprietari dei terreni o, in caso contrario, avviare gli espropri». I soldi sono quelli assegnati dal governo al Comune per essersi classificato ai primi posti nel bando di riqualificazione delle periferie. In totale, sia per il Pendolo, che per altre opere, ci sono a disposizione 18 milioni di euro. La giunta precedente ha già approvato il progetto definitivo degli ultimi due tratti per completare l'opera. Il Pendolo è una strada di attraversamento importante, perché unirà due parti della città, per un totale di 2,2 chilometri, da via del Circuito fino a via Rio Sparto. Questa arteria stradale consentirà così di tagliare la città velocizzando gli spostamenti da est ad ovest ed evitando il passaggio delle auto in centro. Oggi, la strada si interrompe di fronte ad un muro sulla via Tiburtina. Da lì partiranno i lavori per i primi 180 metri: la carreggiata sarà larga 30 metri con una corsia ciclabile lato monte, in continuità con quelle già esistenti in via Orione e via Lago di Capestrano. La spesa prevista per il primo intervento e di 1,7 milioni. Il secondo tratto, invece, costerà 3,5 milioni, di cui 2 da utilizzare per gli espropri o, in alternativa, per gli accordi con i privati.