PESCARA Ultime 24 ore di tempo per formare la nuova giunta comunale. Entro domani mattina, Carlo Masci dovrà avere al suo fianco una squadra di assessori per poter approvare una delibera urgente, quella sulla riapertura dei termini del condono tributario (rottamazione-ter) e poi portarla all'esame della prima seduta del consiglio nel pomeriggio.Ieri non ci sono stati incontri tra le forze politiche del centrodestra, ma si parla di una svolta. Ieri è spuntata l'ipotesi di un piano che potrebbe sbloccare la situazione e consentire a Masci di completare finalmente la giunta con la quarta donna mancante, nel rispetto delle quote di genere fissate dalla legge. Ma soprattutto consentirebbe al sindaco, che imponeva alla Lega di indicare due donne e un uomo per la giunta, di accettare le richieste della controparte, cioè di far entrare due uomini, Gianni Santilli e Adelchi Sulpizio e una sola donna, Patrizia Martelli. La svolta potrebbe esserci già oggi. Forza Italia si riunirà in mattinata, alle 9,30, presente anche Masci per organizzare il primo consiglio domani pomeriggio. Ma si parlerà anche della giunta da completare.
«FUORI SECCIA O PIGNOLI». Questo piano prevederebbe un passo indietro di Forza Italia o, in alternativa, l'esclusione dell'Udc dalla giunta. In pratica Forza Italia, che ha già ottenuto le nomine di due assessori, Luigi Albore Mascia e Isabella Del Trecco, dovrebbe rinunciare al terzo posto riservato ad Eugenio Seccia per inserire nella squadra di Masci Manuela Peschi, secondo consigliere eletto degli azzurri, oppure Valeria Toppetti, candidata non eletta della lista Pescara futura federata con Forza Italia. Ma ieri il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri, esponente di primo piano degli azzurri, ha smentito questa ipotesi. «Mi pare escluso che Seccia possa fare un passo indietro», ha affermato, «non è nelle ipotesi, la dinamica è solo la quadratura Udc-Lega». «Forza Italia, comunque», ha aggiunto, «è il partito del sindaco ed è sempre chiamata ad una riflessione per far governare bene la città. Io penso che un po' tutti siamo stufi di questa polemica e abbiamo voglia di iniziare, non credo che gli amici della Lega siano contenti di questo incaglio. Questa storia si deve risolvere, lunedì (domani, ndr) dobbiamo eleggere il presidente del consiglio comunale e andare avanti». «In linea di massima», ha sottolineato, «non mi pare che sia Seccia l'elemento che debba dimostrare ulteriore serietà. È un ragazzo che ha preso i voti, Forza Italia su tre componenti di giunta avrà una donna e due uomini. Ad oggi, quindi, questa ipotesi di Seccia è impraticabile, per lunedì mattina si devono fare i decreti di nomina e dunque si dovrà sbloccare questa vicenda. Non credo, però, che sia Eugenio a sacrificarsi, visto che è una persona che ha meritato di andare in giunta. Io dico che questa ipotesi è esclusa al cento per cento, ma non sono né il sindaco e né il coordinatore regionale di Forza Italia».L'altra ipotesi sarebbe quella di non far entrare Massimiliano Pignoli, unico eletto dell'Udc, escludendo quindi dalla giunta l'Unione di centro. Una scelta che comporterebbe una frattura con il partito del coordinatore regionale Enrico Di Giuseppantonio con possibili ripercussioni in tutte le amministrazioni in cui è presente l'Udc. Tuttavia, l'esclusione di Pignoli permetterebbe al sindaco di nominare la quarta donna, evitando dissapori nel caso di una mancata nomina di Seccia. Se, invece, questo ipotetico piano non dovesse andare in porto, Masci sarebbe costretto a presentarsi domani con una squadra di quattro assessori, composta da Mascia, Del Trecco, di Forza Italia, Alfredo Cremonese e Mariarita Paoni Saccone, di Fratelli d'Italia.
ACCORDO SU ANTONELLI. Un'altra schiarita nel centrodestra si è registrata ieri, quando i partiti hanno firmato per la candidatura a presidente del consiglio comunale di Marcello Antonelli (Lega). Ma dentro FdI ci sarebbe una fronda contraria. La sua elezione dovrebbe avvenire domani, insieme a quelle dei due vice Berardino Fiorilli (Amare Pescara) e Stefania Catalano (Pd).