L'AQUILA - David Sassoli è stato eletto presidente del Parlamento europeo. L'esponente Pd, a Strasburgo nel gruppo dei Pse, è stato eletto con 345 su 667 imponendosi sul conservatore ceco Zahradil, la verde tedesca Keller, 42 la "sinistra" spagnola Rego.
Dai primi passi nei quotidiani locali al Parlamento Europeo: quella di David Maria Sassoli, nuovo presidente dell'Europarlamento, è una storia umana e politica legata in maniera indissolubile al Partito Democratico.
Sassoli è nato a Firenze il 30 maggio del 1956. Alle spalle una lunga carriera giornalistica: da principio in piccoli giornali e agenzie di stampa, poi al Giorno, dal 1992 al Tg3. Nel 1999 arriva alla redazione del Tg1 (volto noto della conduzione televisiva), di cui diviene nel 2007 vicedirettore. Da giovane si è impegnato in associazioni educative e in movimenti giovanili cattolici.
Il 7 giugno del 2009 è stato eletto europarlamentare del Partito democratico con oltre 400mila preferenze. Nel 2014 si ricandida alle elezioni europee nella circoscrizione del Centro e ottiene oltre 200mila preferenze. Il 1° luglio dello stesso anno viene eletto vicepresidente del Parlamento europeo. Il 26 maggio 2019 è stato eletto per la terza volta parlamentare europeo nell’Italia centrale con 128.533 voti.
La presidenza dell’Europarlamento rimane dunque italiana: Sassoli raccoglie il testimone da Antonio Tajani che, nel discorso di insediamento, Sassoli ha ringraziato.
Sassoli è il marito della sovrintendente aquilana Archeologia, belle arti e paesaggio per la città dell’Aquila e i Comuni del "cratere" Alessandra Vittorini.
É molto legato agli esponenti principali del Pd cittadino e abruzzese e si è molto interessato al problema della restituzione tasse delle aziende terremotate, intercendendo con l'Unione europea attraverso diversi tavoli tecnici.
E proprio su questo aspetto è intervenuto il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi, che si è congratulato per l'elezione di Sassoli.
"La sua conclamata esperienza politica in ambito Ue, che ha maturato nei mandati parlamentari a Strasburgo, ricoprendo anche la carica di vice presidente, gli consentiranno di affrontare nel modo migliore e più efficace le incombenze connesse a un ruolo di così elevato prestigio, in successione peraltro con un altro italiano, Antonio Tajani".
"Proprio per questo – ha proseguito Biondi – mi aspetto che l’onorevole Sassoli prenda nella massima considerazione la questione, che ben conosce, delle tasse da restituire da parte delle imprese del cratere
sismico del 2009. E’ vero che c’è una proroga fino al 31 dicembre, ma è venuto il momento di mettere la parola fine a una questione che sta tenendo sulle spine le nostre attività produttive".
"E’ ben evidente che un territorio come il nostro, gravato da infiniti problemi certamente fisiologici, ma fortemente aggravati dal sisma, sarebbe avviato a un’inevitabile declino anche sociale, oltre che economico, se dovesse essere colpito da una mannaia di questo genere".
"Un provvedimento definitivo che riporti equilibrio nella vicenda in questione fornirebbe invece delle certezze e darebbe il via a un potenziale rilancio in fatto di investimenti e di occupazione. Su questo tema continueremo a insistere con le altre istituzioni e le altre organizzazioni di categoria del cratere sismico, auspicando quella soluzione definitiva, nell’interesse della nostra comunità", ha concluso Biondi.