Il neo sindaco Carlo Masci aspetta. Attende che i partiti decidano, per poter procedere al completamento della giunta. Non lo farà lui, non per adesso perlomeno. Nel frattempo va avanti con gli assessori già nominati, due per Forza Italia e due per Fratelli d'Italia, che sono Luigi Albore Mascia, Isabella Del Trecco, Alfredo Cremonese e Mariarita Paoni Saccone. La giunta dovrebbe essere composta da nove assessori, di cui quattro donne, ma non è stato ancora sciolto il dilemma sulla componente femminile visto che la Lega ha chiesto tre assessorati per Gianni Santilli, Adelchi Sulpizio e Patrizia Martelli, Forza Italia ha proposto il nome di Eugenio Seccia e l'Udc quello di Massimiliano Pignoli. E quindi manca la quarta componente femminile dell'esecutivo e nessuno è pronto a indietreggiare, tant'è che si è creata una situazione di stallo che appare senza uscita, almeno in queste ore, e in cui tutti sembrano alla finestra, in attesa di una soluzione.Masci non sembra affatto turbato, nonostante sia passato più di un mese dalla data delle elezioni. «Io amministro con quattro» assessori, dice il sindaco. «Aspetto con serenità la decisione dei partiti, anzi li invito a riflettere e a trovare una sintesi» ricordando le «condizioni» che lui stesso ha posto. E sono «la coalizione unita, la competenza degli assessori e il consenso riportato alle elezioni». Dal punto di vista pratico è difficile capire come se ne uscirà se ognuno rimane arroccato sulle proprie posizioni ma il messaggio di Masci non sembra rivolto solo alla Lega, che ha annunciato pubblicamente, in conferenza stampa, di non avere alcuna intenzione di rivedere le sue richieste e di essere pronta a garantire un appoggio esterno, decidendo di volta in volta i provvedimenti da votare in aula. Il partito di Salvini ha fatto presente di aver già rinunciato a una postazione in giunta, mentre nei giorni scorsi Masci ha fatto notare, dal canto suo, di aver chiesto e ottenuto una rinuncia, sulla giunta, da Pescara futura e Amare Pescara (che hanno eletto rispettivamente due consiglieri e uno).Il Carroccio attende «segnali dal sindaco» che deve «decidere se farci entrare in giunta», dice il coordinatore provinciale Luca De Renzis. «E se deciderà di farci entrare nell'esecutivo, non lo faremo tacitamente. Cioè, attendiamo di capire quali deleghe ci saranno assegnate perché ci vogliamo occupare di alcuni temi, come la sicurezza» e risolvere una serie di questioni, dal «mercatino etnico agli abusi sulla riviera, passando per le case popolari occupate illegittimamente, e quindi portare avanti quelle battaglie per cui siamo stati votati». Non innesca polemiche, De Renzis. «Siamo tranquilli», assicura, «se poi il sindaco non ci vuole al governo si assumerà le proprie responsabilità», conclude. Il che vorrebbe dire molte cose, a partire dal mancato appoggio in aula su alcuni provvedimenti importanti: entro fine luglio, ad esempio, arriveranno in consiglio l'assestamento e la salvaguardia degli equilibri di bilancio e il documento unico di programmazione, da approvare.E dopo aver riunito già due volte la giunta a quattro, Masci è pronto anche a distribuire le deleghe che potrebbero essere «a tempo e per obiettivi». Intanto il consiglio comunale, presieduto da Marcello Antonelli, tornerà presto a riunirsi. La seconda seduta è prevista per mercoledì prossimo, alle 10, per individuare i componenti delle commissioni consiliari. E proprio da Antonelli è arrivato un messaggio distensivo. «Sono fiducioso che nel giro di qualche giorno Pescara avrà un assetto completo sia per quanto riguarda l'organo di governo, sia per quanto riguarda il consiglio comunale, che è già operativo»: si annuncia a breve, infatti, anche una seduta straordinaria in sessione aperta in piazza Santa Caterina, su richiesta dei consiglieri, dopo l'accoltellamento fuori al parco. Il suo non è che «un auspicio, in quanto sono soggetto terzo, e il consiglio è una istituzione a se stante rispetto alla giunta», ha sottolineato Antonelli. L'augurio è «che si arrivi molto velocemente al completamento dell'organo esecutivo e sono fiducioso che il buon senso e il senso di responsabilità prevarranno perché Pescara ha bisogno di risposte e quindi tutti abbiamo bisogno di metterci al lavoro», ha concluso Antonelli.