PESCARA Non c'è solo il problema di una donna che impedisce al sindaco di completare la nuova giunta comunale. Ora spunta anche la questione delle deleghe. Ieri, fonti della Lega hanno fatto sapere che l'ingresso in giunta dipenderà anche dagli incarichi che Carlo Masci vorrà assegnare ai futuri assessori del Carroccio. Questa questione rischia di trasformarsi in un altro motivo di scontro all'interno del centrodestra. Il passo è breve, perché Masci sta già lavorando su uno schema contenente le deleghe da assegnare ai quattro assessori nominati lunedì scorso.
INCARICHI QUASI PRONTI. Il sindaco si prepara ad assegnare le prime deleghe. «Forse, già questa sera (ieri sera, ndr) potrei renderle note», aveva detto ieri mattina Masci. Evidentemente, il lavoro ha richiesto più tempo e l'annuncio sugli incarichi agli assessori potrebbe arrivare oggi. Secondo alcune voci, Luigi Albore Mascia (Forza Italia) avrebbe richiesto i lavori pubblici e il sindaco sarebbe intenzionato ad accontentarlo. Non a caso il neo assessore si è già insediato nella stanza al primo piano del palazzo ex Inps del Comune, solitamente assegnata in passato ad assessori che hanno svolto questo incarico. Ai lavori pubblici si potrebbe affiancare anche la polizia municipale, una delega molto ambita su cui punta anche da un assessore in pectore della Lega, Gianni Santilli. Per Alfredo Cremonese (Fratelli d'Italia), invece, si parla dell'urbanistica, un incarico molto pesante e non privo di rischi. Il sindaco avrebbe pensato per lui anche al posto di vice sindaco, ma è probabile che la nomina venga fatta in un secondo momento. Isabella Del Trecco dovrebbe ottenere l'ambiente e, quasi certamente, le politiche della casa, un incarico che lei ha già ricoperto con successo in passato, quando era assessore nell'allora giunta guidata da Luigi Albore Mascia. A Mariarita Paoni Saccone potrebbero essere affidate le deleghe al commercio e al turismo. Anche se quest'ultima non dispiacerebbe a Cremonese. Ma l'eventuale assegnazione di questi incarichi da parte di Masci potrebbe a questo punto compromettere la riapertura delle trattative tra i vari partiti del centrodestra. La Lega ha già detto che, se anche dovesse essere accontentata sui posti da ricoprire in giunta, non potrà mai accettare deleghe di secondo piano. Stesso discorso potrebbero farlo gli altri partiti, a cominciare da Forza Italia, che spera di ottenere un posto in giunta anche per Eugenio Seccia. C'è inoltre l'Udc, che aspira a far entrare Massimiliano Pignoli con gli incarico alle politiche sociali e alla riqualificazione delle periferie.
IL NODO DELLA DONNA. Oltre alle deleghe c'è ancora da risolvere la questione delle quote di genere. Nessuno dei partiti si è fatto ancora avanti per indicare il nome della quarta donna che manca per completare la giunta. La legge, infatti, stabilisce che almeno il 40 per cento dei posti debba essere assegnato alle donne. Due sono state già nominate, la terza potrebbe arrivare dalla Lega. Sulla quarta, invece, non si trova un accordo. Masci continua ad insistere sul fatto che la Lega debba indicare due donne e un uomo, mentre il Carroccio è disponibile a far entrare due uomini e una donna. Non intende cedere nemmeno Forza Italia, che ha già una donna e un uomo in giunta e ora punta a far entrare anche Seccia, sponsorizzato sia dal coordinatore regionale Nazario Pagano, che dal presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri. Nessun passo indietro dall'Udc, che pretende la nomina di Pignoli, l'unico eletto.