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Data: 07/07/2019
Testata giornalistica: L'eco dell'alto Molise e vastese
«Invece di andare a chiacchierare a Chieti, Landini venga a Castiglione, salga con noi sull'autobus alle 3,45 del mattino». L'invito, che è una provocazione, arriva da alcuni pendolari del centro dell'Alto Vastese alle prese con l'isolamento e le provinciali chiuse per lavori

CASTIGLIONE MESSER MARINO – «Invece di andare a Chieti a chiacchierare, il segretario generale Landini venga a Castiglione Messer Marino, salga con noi con l’autobus che parte alle 3,45 del mattino per arrivare negli stabilimenti Sevel in val di Sangro pochi minuti prima del suono della sirena. Venga a sperimentare direttamente, insieme a noi operai, il disagio che stiamo vivendo a causa della provinciale chiusa per i lavori al km 5. E’ un invito ufficiale al segretario della Cgil. Lo aspettiamo in piazza, domattina a Castiglione, alle 4 meno un quarto. Magari gli offriamo anche un caffè».


L’invito, che in realtà è una provocazione, arriva da alcuni pendolari di Castiglione Messer Marino, quelli che ogni giorno partono di notte per andare a lavorare nella val di Sangro. E l’invito arriva proprio alla vigilia del visita in Abruzzo e nel Chietino del segretario nazionale della Cgil, Maurizio Landini, che infatti domani mattina alle 10 sarà a Chieti per l’evento finale delle celebrazioni per il centenario della Cgil. L’appuntamento con la tavola rotonda della Cgil ha per titolo: “Memoria del passato, azioni nel futuro – Storia, prospettive del Lavoro e ruolo del Sindacato confederale nell’era della digitalizzazione”.


«Altro che era della digitalizzazione, – riprendono polemicamente alcuni operai pendolari di Castiglione Messer Marino che preferiscono restare anonimi – qui nell’Alto Vastese siamo all’età della pietra nel campo della viabilità. E’ possibile che dobbiamo fare il giro del mondo, nel 2019, per andare a lavorare in Sevel o nelle altre aziende della val di Sangro?».


Il problema lamentato dai pendolari è quello causato dalla inopinata chiusura al traffico della provinciale tra Castiglione e Montazzoli, per lavori di messa in sicurezza di una frana al km 5. La Provincia di Chieti, a sette anni abbondanti dalla frana, ha chiuso la strada dalla sera alla mattina, letteralmente, senza indicare un percorso alternativo. Problemi degli operai e delle ditte di trasporto pubblico. E così ogni mattina un operaio si alza alle tre del mattino a Castiglione, per arrivare in fabbrica poco prima del suono della sirena.


«Ha una pallida idea, il segretario generale Landini, di cosa significhi partire da Castiglione alle 3,45 del mattino, – aggiungono in chiusura i pendolari di Castiglione – passare per Schiavi, scendere sulla fondovalle Trigno, arrivare al casello della A14 a San Salvo-Vasto Sud, percorrere un tratto di autostrada fino all’uscita Val di Sangro e fare un altro pezzo di statale per giungere, finalmente, dopo più di due ore di viaggio, nell’area industriale più importante d’Abruzzo? E’ questa l’era della digitalizzazione di cui Landini andrà a raccontare alla Cgil di Chieti? Venga a Castiglione domattina piuttosto, lo aspettiamo in piazza».


Francesco Bottone


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