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Pescara, 27/11/2024
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Data: 07/07/2019
Testata giornalistica: Il Centro
Bellachioma e Pagano domani firmano il patto delle poltrone. A Forza Italia andrà la presidenza dell'Arap: Savini (fedele a Febbo) al posto di Leombroni Ma la Lega dà lo stop al centrosinistra che vuole piazzare nel Cda il segretario Pd Cordisco

PESCARA La presidenza dell'Arap, una delle poltrone più ambite dalla politica regionale, andrà a Forza Italia. L'accordo con la Lega sarà siglato domani mattina. Lo hanno ribattezzato il patto di Santa Priscilla, la martire che si venera l'8 luglio. A firmarlo saranno, di buon'ora, visto che l'incontro è previsto alle 7,30, il coordinatore regionale degli Azzurri, Nazario Pagano, e il segretario politico abruzzese del Carroccio, Giuseppe Bellachioma. Per il dopo Giampiero Leombroni, uscito di scena con una clamorosa lettera in cui denuncia presunti falsi nel bilancio dell'Agenzia regionale delle attività produttive, il nome sponsorizzato da Forza Italia è quello di Pino Savini, consigliere d'amministrazione uscente che quindi è già riconfermato. Per il centrosinistra invece la scelta è ricaduta su Gianni Cordisco, segretario provinciale dei Dem teatini, ma la Lega si opporrà perché non vuole che le venga imposto di scegliere la donna che completerà il terzetto del nuovo Cda. «Chi lo dice che non tocchi al centrosinistra proporre una donna», esclama Bellachioma che non nega l'esistenza di un collegamento stretto tra l'incontro che si accinge a fare con Pagano e la soluzione positiva del rebus giunta a Pescara. È come ammettere che Forza Italia otterrà la giusta contropartita per l'apertura mostrata dal sindaco Carlo Masci alla Lega, a guadagnarci punti sarà l'assessore alle Attività produttive, Mauro Febbo, mentore di Savini. Ma per le altre poltrone, a partire dai nuovi commissari Ater, il discorso è rimandato a venerdì, conferma il segretario del Carroccio, mentre Febbo si mostra soddisfatto per l'operazione Arap dopo che, alcuni giorni fa, ha reso pan per pariglia a Leombroni, presidente dimissionario che nella lettera choc inviata a Marsilio e a Lorenzo Sospiri ha scritto: «Con l'occasione evidenzio come il progetto di bilancio dell'esercizio 2018 esponga situazioni non veritiere». Altro che bilanci falsi, gli ha ribattuto Febbo, subito dopo l'approvazione del conto economico: «Nella seduta del Consiglio di Arap è stato approvato con voto favorevole e all'unanimità il bilancio 2018 con un utile pari a 158.725 euro». Aggiungendo che Arap, «realizzata per essere elemento di traino dello sviluppo industriale della Regione, ha un ruolo centrale nella realizzazione del Masterplan, rimasto finora pressoché inattuato».E concludendo così: «La Regione ha idee molto chiare su come sviluppare il lavoro da mettere in campo soprattutto attraverso il valore, le competenze e professionalità dei 120 dipendenti Arap che ringrazio». Quindi l'anticipazione, che faceva capire l'obiettivo dell'assessore forzista: «Attraverso la nuova governance dell'Arap che la Regione Abruzzo si appresta a nominare, si vuole continuare a essere un modello di riferimento, e velocizzare la progettazione e realizzazione di opere e infrastrutture strategiche per la nostra economia regionale». Mancava solo il nome di chi gli permetterà di governare senza intoppi la società controllata.

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