PESCARA La nuova giunta è finalmente pronta. Ieri mattina, i cinque assessori che mancavano per completare la squadra di Carlo Masci hanno firmato l'accettazione della carica e domani il sindaco emanerà i decreti di nomina. I neo assessori sono Gianni Santilli, Adelchi Sulpizio, Patrizia Martelli (Lega); Eugenio Seccia (Forza Italia), che nei giorni scorsi aveva già firmato l'atto di disponibilità; e Nicoletta Eugenia Di Nisio (Udc), che pur avendo ottenuto 97 voti e non essendo stata eletta si ritrova a fare l'assessore al posto di Massimiliano Pignoli, eletto con 831 preferenze. Solo grazie alla sostituzione di una donna con un uomo, da parte dell'Udc, il sindaco è riuscito a completare la sua squadra. Ci sarebbe stato addirittura l'intervento di Salvini per imporre a Masci la linea politica della Lega, che pretendeva di inserire in giunta due uomini e una donna, mentre il primo cittadino era fermo sulla richiesta di due donne e un solo uomo. È passata, dunque, la linea del Carroccio. «Non è vero che ha vinto la Lega», ha commentato ieri Masci.Sindaco, la nascita della giunta è stata una telenovela.«Sono molto contento di come sono andate le cose. Mentre gli altri parlavano di una tempesta in atto, io dicevo che saremmo giunti presto ad un risultato migliore e così è stato. Ci tenevo che tutta la coalizione, che ha partecipato alla campagna elettorale e che ha vinto insieme a me, fosse partecipe dell'attività di governo della città e che tutte le forze politiche fossero contente della distribuzione degli assessorati. Così è stato, oggi abbiamo una giunta che dà voce a tutte le componenti della coalizione. È una giunta compatta, una coalizione più forte proprio perché dal confronto e dal dibattito ho fatto una sintesi che ha portato a risultati positivi. Avevo chiesto ai partiti un supplemento di approfondimento e ciò è avvenuto. Il risultato è stato eccezionale, se si pensa che negli anni passati abbiamo visto di tutto. Oggi, invece, abbiamo una giunta completa e una coalizione ancora più coesa, pronta a governare questa città.Ci sono voluti più di 40 giorni per averla, un po' troppo.«Appena 15 giorni fa c'è stata la proclamazione degli eletti e c'è già stato un primo consiglio che ha ottenuto un risultato importante, cioè quello dell'approvazione della delibera della rottamazione delle cartelle esattoriali dei cittadini. Da oggi in Comune lavorerò più alacremente insieme agli assessori. Io ho già cominciato, sono andato ovunque in questi giorni e ho preso di petto situazioni ferme da anni».Lunedì (domani, ndr) assegnerà le deleghe?«Sì, lunedì toccherà alle deleghe. Ragioneremo con gli assessori, li sentirò uno per uno per individuare le loro competenze e assegnerò le deleghe in base alla loro conoscenza e competenza. Dirò agli assessori che dovranno lavorare 24 ore al giorno, perché non ci fermeremo un attimo per cercare di rendere la nostra città sempre più bella». C'è chi sostiene che la Lega abbia vinto la sua battaglia dopo un lungo braccio di ferro con lei sulla scelta degli assessori.«Ho letto sui giornali che c'era un problema con la Lega e con l'Udc. Io invece sapevo che non c'erano problemi. Avevo solo chiesto una soluzione che fosse gradita a tutti quanti. Poi, la distribuzione tra uomini e donne in giunta non era assolutamente significativa. Era giusto che ci fosse un supplemento di riflessione. La riflessione c'è stata è il risultato è che oggi siamo tutti compatti, più coesi e più forti. La compagine che ha partecipato alle elezioni e ha vinto sarà la compagine di governo».Allora chi ha vinto?«Ha vinto la città. Io avevo chiesto soltanto che tutta la coalizione fosse compatta. Abbiamo vinto tutti, perché la città meritava una giunta completa, ma soprattutto meritava che nella coalizione di governo ci fossero tutte le componenti e che non accadesse ciò che è successo in passato, quando c'è stata una giostra di assessori. Per quello che mi riguarda io parto con una giunta e arriverò con una giunta. Chi è stato eletto, secondo me, ha il diritto di governare la città. Contavano i voti, la competenza. Avevo detto che non ci sarebbero state persone esterne, ma solo chi aveva collaborato in campagna elettorale. Questo avevo chiesto e questo è stato. Io sono contentissimo».Secondo indiscrezioni, ci sarebbe stato l'intervento dei leader romani di Lega e Forza Italia per sbloccare la situazione. È così?«Questo non lo so. So soltanto che le cose che avevo posto sono state condivise dai partiti. Tant'è che nella giunta ci sono competenze, consenso, partecipazione da parte di tutti, ci sono candidati che hanno sottoscritto il programma. Meglio di così non si può avere».Alla fine è stata l'Udc a fare un passo indietro sostituendo Pignoli, che lei voleva in giunta, con una donna, Nicoletta Di Nisio.«Voglio ringraziare Massimiliano perché ha avuto un atteggiamento istituzionale. L'Udc ha espresso una donna che è stata di gradimento a tutti, ha partecipato alla campagna elettorale e ha preso i voti».
Ora è scontro sugli incarichi. Lavori e sociale i più ambiti
Domani sera il vertice tra Masci e i leader regionali per trovare un accordo
La Lega vuole la sicurezza, Forza Italia le opere pubbliche e FdI l'urbanistica
PESCARAIl braccio di ferro tra i partiti del centrodestra non è finito con la scelta degli assessori. Ora, c'è un'altra partita importante da giocare, quella delle deleghe. È stato già convocato un vertice per domani sera in Comune tra Carlo Masci e i coordinatori regionali e provinciali di Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia e Udc. E alla vigilia di questo appuntamento, il Carroccio ha già inviato un messaggio: «Pretendiamo deleghe pesanti». Come dire, che il partito di Salvini non accetterà mai incarichi di secondo piano. Ma anche gli altri partiti, se pure non pubblicamente, hanno fatto sapere che aspirano a ruoli di primo piano con i loro rappresentanti in giunta. Fatto sta che la partita rischia di non essere affatto semplice. Innanzitutto, la prima cosa da stabilire è l'incarico di vice sindaco. Lo chiede la Lega per Gianni Santilli, ma sarebbe stato già promesso ad Alfredo Cremonese, quando il suo partito, Fratelli d'Italia, ha deciso di fare un passo indietro rinunciando ad un secondo assessore uomo, Fabrizio Rapposelli, per far entrare una donna, Mariarita Paoni Saccone, assecondando così la richiesta di Masci quando si trovava in difficoltà per la composizione della giunta. Cremonese aspirerebbe a ricevere anche una delega pesantissima e non priva di rischi, l'urbanistica. Per il Carroccio ci sarebbero altri incarichi importanti. Santilli vorrebbe la polizia municipale che solitamente è una delega collegata alla mobilità e al traffico. Poi anche quella della sport e forse l'istruzione. Ad Adelchi Sulpizio, già assessore al bilancio nella giunta Alessandrini, potrebbero andare l'edilizia, il personale e le periferie. Per Patrizia Martelli ci sarebbero la cultura e la sanità.Passando a Forza Italia, c'è Luigi Albore Mascia che avrebbe richiesto i lavori pubblici, il contenzioso, le politiche comunitarie, il piano regolatore portuale e le periferie. Isabella Del Trecco sarebbe in corsa per l'ambiente e le politiche sociali. Mentre Eugenio Seccia tornerebbe a guidare il bilancio e i tributi, come aveva già fatto durante la giunta Mascia. Per Mariarita Paoni Saccone (FdI) ci sarebbero le deleghe al turismo e al commercio. Mentre per Nicoletta Di Nisio (Udc) si pensa alle politiche sociali.