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Pescara, 30/10/2024
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09/07/2019
Il Centro
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Ama, tagli e investimenti per il rilancio. Gli assessori Mannetti e Bergamotto: «Stop alle corse improduttive, pensionamenti e lotta a chi non paga il biglietto». Il risanamento di Ama non è più rinviabile: l'azienda viene da tre esercizi consecutivi - 2016, 2017 e 2018 - chiusi in passivo, anche se il bilancio dello scorso anno deve ancora essere approvato. |
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L'AQUILA Più investimenti e un maggior contenimento delle spese, attraverso soprattutto un taglio delle corse poco redditizie e un risparmio sui costi del personale. Sono i princìpi a cui è improntato il programma di rilancio dell'Ama, la società di trasporto pubblico del Comune dell'Aquila.I dettagli sono stati illustrati in conferenza stampa dagli assessori alle società Partecipate e ai Trasporti, Fausta Bergamotto e Carla Mannetti, dallìamministratore unico dell'azienda, Giammarco Berardi, e dal consulente finanziario che ha collaborato alla redazione del Pef (Piano economico-finanziario), Augusto Equizi. Il risanamento di Ama non è più rinviabile: l'azienda viene da tre esercizi consecutivi - 2016, 2017 e 2018 - chiusi in passivo, anche se il bilancio dello scorso anno deve ancora essere approvato. Le perdite, ha ricordato l'assessore Bergamotto, si avvicinano a 2 milioni di euro. Per contenerle, la società ha dovuto intaccare, in questi anni, il proprio capitale sociale, passato da 3 milioni a 100mila euro. Le cause di questa difficile situazione economico-finanziaria sono molteplici. Una l'ha ricordata l'assessore Bergamotto. «Dal 2016», ha detto, «la Regione non eroga più ad Ama i fondi per gli adeguamenti contrattuali del personale, circa 900mila euro. A farsi carico di quella somma, lo scorso anno, è stato il Comune». Altre cause hanno radici più profonde nel tempo e si devono ai mancati investimenti in tecnologia e nuove vetture: «Ama», ha spiegato l'assessore Mannetti, «ha un parco macchine molto vecchio, con un'età media di 20 anni. Sfruttando alcuni finanziamenti, abbiamo comprato 15 nuovi autobus: 11 elettrici, uno dei quali è già in funzione, e 4 a gasolio». «I nuovi mezzi permetteranno di spendere meno per la manutenzione e il carburante, mediante il recupero delle accise con la Carbon Tax», ha osservato Berardi. «Altri risparmi verranno dal taglio di 100mila chilometri di corse non più remunerative e dalla gestione del personale. Con i pensionamenti, che saranno sostituiti da contratti interinali, contiamo di risparmiare 140mila euro l'anno». Altri investimenti riguarderanno l'informatizzazione, a iniziare dalla bigliettazione elettronica, che sarà utilizzata per limitare l'evasione dell'acquisto dei titoli di viaggio, a oggi «molto alta» ha ricordato Mannetti. «L'operazione più importante», ha sottolineato l'assessore ai Trasporti, «è stata però la predisposizione del costo standard e del Pef, che saranno portati a giorni all'attenzione del consiglio comunale. Il contratto di servizio sarà maggiorato di 1,2 milioni rispetto a quello attuale, che è di 6,5 milioni». Il costo standard è fissato in 2,17 euro a chilometro «ma non influirà», ha spiegato Mannetti, «sul prezzo dei biglietti, che rimarrà invariato».
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