L’AQUILA – Implementazione degli investimenti volti a rinnovare il parco macchine, con l'arrivo di 4 nuovi autobus elettrici e altrettanti a gasolio nel 2019 e altri 6 bus nel 2020, l’individuazione ed adozione del "costo standard", di cui L'Aquila sarebbe capofila in Abruzzo.
Ma anche l'elaborazione di un Piano economico finanziario (Pef) per un compenso sotto forma di corrispettivo chilometrico da riconoscere all'affidatario in house del servizio di trasporto pubblico locale, realizzare un progetto di infomobilità, attraverso la digitalizzazione delle azioni, come per esempio la obliterazione dei biglietti elettronica.
Il tutto accompagnato, in un'ottica di razionalizzazione, seguendo il principio costi-benefici, da una riduzione di circa 100 mila chilometri l'anno, con il possibile taglio di alcune tratte non utilizzate.
Sono questi i punti al centro del grande Piano di rilancio dell'azienda dei trasporti dell'Aquila, Ama, la società municipalizzata del Comune dell'Aquila che gestisce il trasporto pubblico locale.
A presentare le azioni intraprese da parte del Comune dell'Aquila e della società stessa, oggi in conferenza stampa, erano presenti gli assessori alla Mobilità, Carla Mannetti e alle Partecipate, Fausta Bergamotto, che insieme all’amministrazione unico della società, Giammarco Berardi e al dottor Augusto Equizi, che ha condotto lo studio, hanno illustrato anche la situazione attuale in cui versa l'azienda e le prospettive future.
Il Piano si inserisce in un discorso più ampio che punta a "ricostruire un'azienda che aveva un capitale sociale di 3 milioni di euro, che è stato eroso per riassorbire le perdite, un deficit patrimoniale che ammonta a quasi 2 milioni di euro", ha spiegato nell'incontro Berardi.
"Abbiamo fatto una ricognizione analizzando i costi e i ricavi, valutando ad esempio il costo del carburante, che è aumentato fino a un 30 per cento in più in questi anni, parliamo di circa 140 mila euro in più - ha aggiunto l'amministratore unico - Inoltre, inserendo dei bus nuovi ci saranno costi ridotti, sia a livello di carburante, sia per la manutenzione stessa dei mezzi".
E proprio sulla situazione del parco mezzi, l'assessore Mannetti ha precisato che: "la situazione non era delle migliori e ancora oggi abbiamo autobus con un'età media di vita di 20 anni".
"Stiamo valutando, inoltre, di sopprimere alcune linee, per esempio ce ne sono due che sono lunghe e parallele, la 14 s e 14 d, valutando la possibilità di un servizio a chiamata che potrebbe rendere più efficiente la nostra azione, evitando sprechi - ha sottolineato l'assessore alla Mobilità - L’azienda sarà poi rinnovata con l’acquisto anche di nuovi mezzi, con particolare attenzione a quelli elettrici".
Sulla situazione attuale e passata, l'assessore Bergamotto ha denunciato il "taglio dei trasferimenti regionali, circa 900 mila euro": "La Regione fino al 2015 ha corrisposto la cifra, ma dal 2016 non ha più erogato il contributo - ha spiegato - Le problematiche strutturali dell’azienda, aggiunte alla mancanza di questi fondi, hanno contribuito ad accentuare una situazione di difficoltà e criticità che questa amministrazione ha ereditato".
Sul taglio di investimenti, "l'Ama ha chiesto un parere legale, è stato anche depositato un decreto ingiuntivo alla Regione Abruzzo, il Comune intanto ha ritenuto di intervenire, erogando il contributo dovuto da parte della Regione. Nel mese di ottobre ha assunto questo impegno con una delibera di Giunta, avviando al contempo un’azione legale per recuperare quelle somme, ma nel frattempo sono state avviate una serie di iniziative da parte dell'azienda stessa e del Comune del capoluogo abruzzese", ha proseguito Bergamotto.
Rispetto al passato "il Comune riconoscerà all'Ama sul contratto di servizio un milione e 200 mila euro in più, che vanno ad aggiungersi ai circa di 6 milioni e mezzo (tra Regione e Comune), per un totale di 7 milioni e 700 mila euro per il 2019", ha spiegato l'assessore nel corso della conferenza stampa.
Nell'ottica di un'innovazione dell'Azienda e per rilanciare il servizio offerto, come ribadito nell'incontro, sarà fondamentale la tecnologia, che potrà essere utile anche per sapere con certezza quante persone usufruiscono di una determinata corsa e quanti pagano il biglietto.
"Il costo standard generico è stato individuato tra i 2,30 e 2,50 euro a chilometro, ma sulla base del Pef elaborato dal Comune dell'Aquila è diventato di 2,17 euro a chilometro", ha spiegato infine Equizi.