L'AQUILA Prende corpo la Zona economica speciale (Zes). Ieri la giunta regionale ha approvato il nuovo Piano di sviluppo strategico che era stato osservato dal governo. «E' un passo in avanti molto importante - spiega l'assessore allo Sviluppo economico Mauro Febbo - perché di fatto l'approvazione del nuovo documento elimina tutti gli ostacoli che si frapponevano alla realizzazione della Zes, in ragione del fatto che l'assessorato e gli uffici regionali hanno recepito le osservazioni allora sollevate dal governo e inserito nel Piano di sviluppo quelle compatibili con il regolamento delle Zes». Il nodo centrale legato alla riserva di legge sulla fiscalità nazionale, che era stato sollevato dal governo in sede di esame del precedente Piano di sviluppo sembra essere stato superato nella parte in cui, espressamente, il piano parla di «agevolazioni individuate tra imposte e oneri di diretta competenza delle Regioni e dei Comuni, mentre si tralasciano quelle che sono di competenza statale perché, in quanto tali, non sono disponibili da parte del governo locale». Il passaggio, dunque, dovrebbe garantire il via libera del governo che aprirebbe nuovi scenari per l'economia regionale. A cominciare dai 37 comuni che andranno a far parte della Zes. «Si gioca una partita importante - aggiunge Febbo - perché saremmo chiamati ad avviare un confronto con tutti per capire su quali settori puntare per generare sviluppo. Ora, in attesa del sì definitivo, possiamo dare il via alla riperimetrazione, richiesta a gran voce, che meglio interpreta ed indirizza quelle che sono le reali necessità di sviluppo e crescita delle aziende». La delibera verrà inviata al Mef.
ALTRI PROVVEDIMENTI
La giunta, riunita ieri all'Aquila, ha varato altre misure di una certa importanza. Sulmona e Avezzano avranno un contributo di 6,7 milioni di euro per ridurre il rischio sismico attraverso interventi sull'edilizia privata. Su proposta di Marsilio sono stati stanziati 1,7 milioni per il dissesto idrogeologico. Il provvedimento trae origine dalle richieste di intervento e dagli esiti dei rapporti di sopralluogo effettuati dai Geni civili regionali nonché dal Servizio Opere Marittime e Acque Marine della Giunta regionale. Complessivamente sono stati approvati 17 interventi. La giunta, infine, ha autorizzato la Asl di Lanciano-Vasto-Chieti a procedere con la demolizione del corpo «C» dell'ospedale Santissima Annunziata di Chieti e alla successiva ricostruzione, fuori sito, del nuovo corpo destinato alla Radiologia. L'importo dei lavori, che in un primo momento la Asl aveva chiesto di destinare a un Project financing, è stato rimodulato in diminuzione a 4,5 milioni.