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Pescara, 23/11/2024
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Data: 18/07/2019
Testata giornalistica: Il Messaggero
Marsilio: «A rischio il Pescara-Linate»

«Pescara non si tocca!». E' chiaro e forte il messaggio lanciato dal presidente della Regione, Marco Marsilio, agli attuali commissari e al futuro management dell'Alitalia sulle sorti della rotta Pescara-Linate. Qualora il piano industriale di Alitalia dovesse penalizzare l'aeroporto d'Abruzzo, che proprio oggi inaugura tutta la nuova area imbarchi e quest'anno ha aumentato i passeggeri, Marsilio dichiara di essere pronto a difendere a tutti i costi i collegamenti con Pescara. «Dalle prime indiscrezioni sul piano industriale che i nuovi soci di Alitalia starebbero preparando - scrive il presidente della Regione in una nota -, emerge con preoccupazione il fatto che l'aeroporto di Pescara si vedrebbe tagliare i voli, a partire da quello per Milano Linate. Per una città già poco e male collegata, sia sul piano aeroportuale che su quello ferroviario, sarebbe un colpo pesantissimo, che arriverebbe paradossalmente in un momento in cui l'aeroporto d'Abruzzo sta dimostrando una costante crescita e capacità di rilancio».
«PARTITA POLITICA»
La minaccia per lo scalo abruzzese è arrivata qualche giorno fa, quando il Sole24Ore ha pubblicato un articolo su un possibile piano Alitalia che potrebbe prevedere la cancellazione di alcune rotte, tra cui Pescara. La notizia ha ovviamente destato allarme nella Saga e nel presidente Enrico Paolini, che ha allertato sia Marsilio che il sottosegretario Gianluca Vacca. «Qualora questo scellerato piano dovesse concretizzarsi - spiega Enrico Paolini - sarebbe la morte economica e turistica dell'Abruzzo. Marsilio ha fatto bene a scrivere subito una nota, ribadendo che lo scalo abruzzese non deve essere penalizzato dai piani di Alitalia. Questa è una partita politica e occorre chiedere un incontro con Toninelli, che deve difendere lo scalo abruzzese con i commissari di Alitalia». E in effetti l'intervento di Marsilio vira proprio in questa direzione, quando nella sua nota ribadisce: «Il Governo deve garantire il diritto alla mobilità degli abruzzesi e semmai investire per aumentare i collegamenti e infrastrutture, e non per tagliare le poche esistenti. La Regione difenderà in tutte le sedi questo diritto e il proprio scalo aeroportuale».
RISCHIO IMPRESE
La minaccia arriva oltretutto in un momento d'oro per l'aeroporto di Pescara, tra i più frequentati del centro Italia, e critico per l'economia abruzzese, con il manifatturiero in affanno anche a causa del rallentamento dell'indotto, rappresentato da tutte le piccole e medie imprese che vivono grazie alle commesse delle grandi multinazionali. L'eventuale cancellazione del volo Pescara-Linate sarebbe l'anticamera della delocalizzazione delle grandi imprese, che hanno i loro quartier generali a Milano. «Siamo in un momento florido per l'aeroporto, fresco di un restyling, inauguriamo un nuovo hub commerciale che rende giustizia - commenta Paolini - alla nostra terra. Sono il presidente del coordinamento degli aeroporti del cratere e Pescara ha registrato 671 mila passeggeri in quest'ultimo anno, a fronte dei 440 mila passeggeri annui di Ancona e ai 200 mila di Perugia, che ha già incassato l'ok di Alitalia per il ripristino il 27 ottobre, con la riapertura di Linate, del volo con Milano». Insomma l'Abruzzo non può permettersi di perdere il collegamento con la capitale economica italiana, viste anche le performance della rotta con i voli sempre pieni. «Ad Alitalia - conclude Paolini - abbiamo anche chiesto collegamenti con Roma e Malpensa e anche con Torino, visto che l'Abruzzo vanta l'unico stabilimento della Fiat nel centro Italia».

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